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Vincent Thill, tutto quello che non sai sul lussemburghese che studia per diventare Messi

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Vincent Thill, classe 2000 del Metz, ha già attirato l’interesse dei top club europei: scopriamo le caratteristiche del giovane trequartista lussemburghese

Vincent Thill, 18 anni e un nome già sul taccuino dei top club europei. Giovane trequartista del Metz, nella stagione 2016-2017, esordendo a soli 16 anni in Ligue 1 è diventato il primo calciatore nato negli anni 2000 ad esordire in uno dei 5 principali campionati europei. Classe, dribbling ed eleganza nei movimenti: caratteristiche che gli sono valse l’accostamento a un certo Lionel Messi. Nato il 4 febbraio 2000 a Lussemburgo, Vincent Thill ha già esordito anche con la sua Nazionale, segnando un altro record: a 16 anni è diventato il giocatore più giovane a giocare in una partita di qualificazione ai Mondiali. Attualmente in prestito al Pau, squadra che milita nel Championnat de France amateur, la quarta divisione francese, di questo numero 10 si sono già accorti in molti: Bayern Monaco in primis, ma anche Juventus e Real Madrid.

ANAGRAFICA

Nome e cognome: Vincent Thill

Data di nascita: 4 febbraio 2000

Club: Pau in prestito dal Metz

Nazionalità: Lussemburghese

RUOLO E CARATTERISTICHE TECNICHE

Ruolo naturale: Trequartista

Ruolo alternativo: Seconda punta

Ruolo potenziale: Centrocampista

Piede: Sinistro

Punti di forza: Tecnicamente dotato, Vincent Thill gioca pregevolmente palla al piede. Rapido e agile, si distingue nel saltare gli avversari grazie ad un ottimo dribbling. Buona anche la sua visione della porta, in particolare sui calci piazzati, con cui si è già messo più volte in mostra.

Punti deboli: Fisicamente minuto (168 cm per 69 kg), quel che guadagna in agilità lo perde nei duelli corpo a corpo. La sua bassa statura non lo rende inoltre abile nel gioco aereo.

POTENZIALE

Campionato ideale: Un giocatore ancora giovane, ma destinato ad essere protagonista in uno dei top campionati europei. L’attitudine offensiva, unita alla sua classe, lo accostano bene ad un campionato come la Liga. Non a caso, Thill è già stato notato con un certo interesse da Zinedine Zidane, quando sedeva sulla panchina del Real Madrid,.

Chi ci ricorda: Il paragone con Messi è forzato e derivante dall’ammirazione dello stesso Thill verso il fuoriclasse argentino, ma alcune sue movenze in campo, oltre all’uso del piede sinistro, ricordano davvero il numero 10 blaugrana. La sua militanza nel Metz lo ha fatto accostare anche a Miralem Pjanic, giocatore che nel club francese (e anche nelle selezioni giovanili del Lussemburgo) ha mosso i suoi primi passi importanti da calciatore. Rimanendo in ambito juventino, sia per la fisicità che per le qualità tecniche, Vincent Thill ricorda l’ex bianconero Sebastian Giovinco.

Dove può arrivare: Non avendo trovato ancora continuità nella prima squadra del Metz, considerati anche i suoi 18 anni, Vincent Thill si è trasferito in un campionato minore per trovare più spazio, in modo da essere pronto per un grande campionato tra qualche stagione. Un’altra stagione di gavetta può solo aiutarlo a crescere e dimostrare il suo valore tra i ‘grandi’. Poi, l’interesse delle grandi squadre è vivo da tempo: dal 2016 il giocatore è seguito da Bayern Monaco e Real Madrid. Poco dopo, anche la Juventus si è affacciata alla finestra: sarà Thill a scrivere il suo futuro, sognando uno di quei top clubs che lo guardano con ammirazione.

SEGNI PARTICOLARI

Figlio d’arte, il padre di Thill, Serge, è stato attaccante del Lussemburgo tra il 1992 e il 1998. Non solo, perchè il talento classe 2000 ha anche due fratelli calciatori: Sebastien e Olivier, rispettivamente classe 1993 e 1996, entrambi nel giro della Nazionale lussemburghese. Approdato nelle giovanili del Metz nel 2015, Vincent Thill firma il suo primo contratto da professionista nel maggio 2016: un rapporto di tre anni (più opzione per altri due) che lo lega al club francese fino al giugno 2019. In mezzo, l’esordio in Ligue 1 datato 21 settembre 2016: otto minuti in campo nella gara casalinga persa contro il Bordeaux ( a lanciarlo l’allenatore Philippe Hinschberger) e il record di età già citato. Di recente, un’apparizione in Coppa di Lega nella gara vinta contro il Red Star e l’altra unica presenza fin qui in Ligue 1: poco meno di mezzora in campo nella trasferta di Lione, con il neo allenatore ad interim José Pinot (tecnico del Metz B) che sembra volerlo avvicinare di più alla prima squadra. Poi, il Lussemburgo: tra l’esordio con la selezione Under 17 nel 2015 e quello con l’Under 19 (proprio in questo mese), è arrivata la prima presenza con la Nazionale maggiore da parte del ct Luc Holtz. Era il 25 marzo 2016 quando Thill scese in campo per poco più di 20 minuti nell’amichevole casalinga contro la Bosnia sfidando proprio Pjanic (anche lui subentrato in quell’occasione e a segno nei minuti finali).

Due mesi più tardi, la prima gioia personale con la maglia del Lussemburgo maggiore: Thill, ancora subentrato, segna la rete del momentaneo 1-2 nell’amichevole contro la Nigeria. Il classe 2000 ci tiene anche troppo a far bene con la sua Nazionale: nello scorso giugno, dopo essere partito titolare nella gara di qualificazione mondiale in Olanda, al momento della sostituzione non dà la mano a Holtz e va su tutte le furie al momento del cambio (poi si scuserà). Il resto sono solo cose belle: nella recente amichevole con l’Ungheria è autore dell’assist per la rete vittoria; poi, l’esordio in Under 19 l’11 novembre scorso e la prima rete, alla seconda apaprizione, contro l’Australia. Vincent Thill, in attesa di essere pronto per un grande club, si prepara anche a sollevare le sorti di un calcio, quello lussemburghese, sempre poco considerato.