De Sanctis: «Benatia potrebbe essere un buon sacrificio» - Calcio News 24
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2014

De Sanctis: «Benatia potrebbe essere un buon sacrificio»

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Il portiere della Roma in conferenza: «Tavecchio? Era meglio Albertini»

ROMA CONFERENZA STAMPA DE SANCTIS – Intervenuto in conferenza stampa dall’Austria, dove è in ritiro con la Roma, Morgan De Sanctis ha fatto il punto della situazione e affrontato i temi più spinosi, partendo ad esempio dalle voci di mercato su Mehdi Benatia: «La società finora ha fatto un ottimo lavoro, abbiamo una squadra che con un grande spirito di gruppo può far bene. Benatia è un professionista esemplare, sarebbe negativo perderlo, ma non è detto che i sacrifici siano a perdere. Ricordiamoci delle cessioni di Lamela, Marquinhos ed Osvaldo: sono arrivati poi giocatori che non sembravano esaltanti e che poi hanno disputato una grande stagione», ha dichiarato il portiere giallorosso.

ELEZIONI FIGC – Ma De Sanctis ha parlato anche del caos attorno alle elezioni federali, da cui è scaturita la nomina di Carlo Tavecchio come presidente: «Per me Albertini era la soluzione ideale. L’auspicio è che possa fare dei cambiamenti. Noi saremo all’opposizione e saremo liberi di giudicare cosa farà. E’ stata una delle elezioni presidenziali più combattute. Ho smesso di idealizzare lo sport quando ho cominciato la mia attività sindacale, perché sono in ballo interessi troppo grandi. Spero che qualche volta vengano messi da parte».

CALCIO ITALIANO – Il portiere della Roma spera di vincere con il club giallorosso, che rappresenta un modello interessante per il calcio italiano: «Chiudere in bellezza è uno dei miei obiettivi. Siamo pronti per questo e credo che i tifosi possano star tranquilli, perché la Roma ha un futuro che la farà essere sempre competitiva. Sarebbe auspicabile non ritrovarsi un’altra squadra che faccia più di 100 punti. La società americana sta facendo qualcosa di positivo e spero che il calcio italiano si renda conto che possa essere un esempio e che dunque l’Italia non sia da ostacolo per investimenti di questo tipo».

IL FUTURO – De Sanctis ha parlato anche dei suoi scenari futuri, che vedono aperte diverse possibilità: «Oggi torno a lavorare con la squadra. Non voglio fare particolari discorsi, mi limito a parlare di umiltà. Nello spogliatoio vogliamo che questa parola sia da auspicio per grandi risultati. Futuro? Non posso giocare fino a 50 anni, non posso nemmeno escludere di chiudere la carriera qui o altrove. Ora sono concentrato sulla Roma, sarà una stagione impegnativa, poi a metà stagione farò le mie valutazioni con la società. Spero di vincere quest’anno, visto che in carriera non è capitato spesso».

IL DUELLO – Infine, le considerazioni sulla rivalità con la Juventus: «La società ha dovuto allargare la rosa, ma la mentalità si costruisce quotidianamente. Io sono ottimista e ambizioso, credo che faremo bene. La Juventus rimane la più forte, perché non ha cambiato molto. Non credo che il cambio di allenatore possa condizionarli, piuttosto è difficile che facciano di nuovo 102 punti. Noi abbiamo voglia, l’anno scorso dovevamo dimostrare qualcosa e c’era pressione, ma non abbiamo vinto perché la Juventus ha fatto meglio di noi».