Lazio, Lotito: «Vincere sì, ma occhio ai conti»

Lotito si racconta: «Bisogna raggiungere gli obiettivi prefissati, ma il patrimonio economico deve essere regolare»

LOTITO LAZIO – Dopo la vittoria della Lazio sul Cagliari, Claudio Lotito è stato ospite di Gigi Marzullo e si è raccontato alla trasmissione del giornalista campano. Queste le parole di Lotito: «Io ho un carattere molto forte e anche sensibilità. Nel momento che presi la Lazio aveva 550 milioni di debiti, molti la ritenevano una sfida impossibile ma poi i fatti mi hanno dato ragione».

FAIR PLAY – Lotito ha proseguito: «Un tempo si diceva di vincere a qualsiasi prezzo, oggi invece serve pure la condizione economica e questo lo ha stabilito anche la Uefa con il fair-play finanziario. Bisogna raggiungere gli obiettivi prefissati, ma il patrimonio economico deve essere regolare. Delle volte queste cose non vengono capite da alcune persone, perché si pensa solo all’aspetto sportivo e non solo quello legato ai conti».

FIGC – Il presidente della Lazio ha aggiunto: «La Lazio è una delle poche società che esce in utile, ha raggiunto determinati risultati sportivi: ha vinto 3 trofei ed è fortissima nei settori giovanili. Siamo partiti con 9 giocatori, adesso abbiamo un patrimonio. Siamo l’unica società ad avere una tv, radio e rivista. Io vero presidente FIGC? Parole destabilizzanti. Io e Tavecchio vogliamo rimodernare questo sistema e riscoprire i valori autentici dello sport. E questi atteggiamenti si vedono nella Nazionali anche grazie a un allenatore come Conte».

LEGHE – Ancora Lotito: «Unire le leghe di A e B è un’invenzione dei giornalisti. Io non ho mai pensato una cosa del genere. Ritengo invece che nel tempo si possano creare delle condizioni solo per avere due leghe. Media? Non spendo soldi per fare pubblicità. Se sono molto presente forse qualcuno nel bene o nel male mi riconosce una certa capacità mediatica. Infatti in positivo o in negativo si parla spesso di me. Bisogna uscire da una posizione faresaica».

ESPERIENZE – Lotito a Sottovoce ha concluso: «Dal punto di vista formale i rapporti con la Roma buoni, mentre dal punto di vista politico non andiamo tanto bene. Loro sono legati ad un posizionamento diverso all’interno della lega e infatti hanno votato contro Tavecchio. Mi auguro che un giorno capiranno l’importanza di fare sistema. Da par mio ho imparato a far tesoro di tutte le esperienze, anche di quelle negative. Uno deve acquisire quella forza per avere un comportamento corretto».