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2013

Confederations Cup: Uruguay – Tahiti, le pagelle

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CONFEDERATIONS CUP 2013 URUGUAY TAHITI PAGELLE – 

Uruguay (4-3-3)

Silva 6: Il suo apporto consta di un semplice intervento, difficilmente definibile parata, su una debole conclusione tahitiana. Probabilmente non farà neanche la doccia.

Aguirregaray 6.5: Si fa vedere sulla destra, prendendo residenza sulla parte avanzata della fascia. Buono l’apporto per Hernandez e compagni

Coates 6: giornata tranquilla per il centrale uruguaiano. Una sgambettata che manco ad un Scapoli – Ammogliati alle due di pomeriggio di un caldissimo Ferragosto.

Scotti 5: Prima sbaglia il rigore e dopo si fa espellere. L’unico professionista che conserverà Tahiti tra i suoi peggiori incubi. Con tutto il rispetto, s’intende.  

A. Pereira 6.5: privo di ogni preoccupazione, la fa indiscutibilmente da padrone sulla corsia di sinistra.

Gargano 6.5: poco lavoro per il centrocampista dell’Inter che, tra uno scatto e l’altro, si diverte a confezionare un grande assist ad Hernandez.

Eguren 6: non proprio la partita ideale per mettersi in mostra, dato l’evidente differenza di livello. Ottiene il massimo con il minimo sforzo

Perez 6.5: è puntuale all’appuntamento con il gol del provvisorio 3-0, arrivato grazie all’ottimo senso di inserimento.

Lodeiro 6.5: Ha il piede caldo, il ragazzo. Fornisce Hernandez con molti palloni partiti da un sinistro potente e preciso.

Ramirez 5: l’avversario non sarà dei più esaltanti, ma il suo approccio alla partita sembra quello di un contribuente all’entrata di Equitalia. (69′ Suarez 6.5: entra e timbra il cartellino, mettendo a segno il 35esimo gol in Nazionale e superando il compagno Diego Forlan tra i giocatori più prolifici con la maglia dell’Uruguay)

Hernandez 8: “Con questi qui li faccio anche io quattro gol”, avrà pensato la maggior parte degli spettatori. Il giovane attaccante del Palermo dimostra però grinta e voglia di fare bene, in attesa di occasioni ben più importanti.

Tahiti (5-4-1)

Meriel 6: ecco l’uomo simbolo della favola tahitiana: incassa 8 gol, ma è impossibile non assegnarli la sufficienza. Suda più di tutti i centrocampisti messi insieme nel difendere strenuamente i pali della sua porta, distinguendosi nella ripresa con l’importante (almeno simbolicamente) parata sul rigore di Scotti. Il giusto premio sarebbe un contratto da professionista. 

Aitamai 5: Ci sarà pure un motivo se non è un giocatore professionista. ( 53′ Lemaire 5.5: entra per provare l’emozione di una partita contro i campioni del Sudamerica)

Ludivion 5.5: Per la serie “c’ero anch’io”, si ricorderà di questa unica esperienza da raccontare ai nipotini. L’applauso dedicatogli dallo stadio Pernambuco gli rimarrà impresso per tutta la vita.

Vallar 5.5: Con qualche comprensibile difficoltà, ma la gamba ce la mette sempre. I risultati non sono sempre dei più soddisfacenti, ma almeno ci prova.

J.Tehau 6: vivace e sempre in movimento, prova sempre ad entrare ne vivo, chiamiamolo così, dell’azione.

Simon 5: più in ombra rispetto ai compagni, potrà però tornare in patria a raccontare di quella volta in cui marcava Suarez e compagni.

Caroine 5: vedi sopra, patisce più di tutti le trame pur rilassate degli avversari.

L. Tehau 5: per nulla ispirato, non contribuisce in modo decisivo alle poche iniziative tahitiane. (70′ Atani sv)

Chong Hue 6.5: si impegna, corre e, distinguendosi per abilità tecniche, riesce a far espellere il navigato Scotti. Con Meriel, è il migliore in campo dei suoi,

Vahirua 5.5: Seppur non rientri tra i fuoriclasse più leggendari della storia del calcio, si vede che il suo tocco, rispetto a quello dei compagni, è quello del professionista.

Hnanyine 5: Si perde nella solitaria lotta contro i mulini a vento celesti. (87′ Tihoni sv)