2013
Napoli da scudetto. Parola del presidente
Aurelio De Laurentiis apre ad un rapporto più diretto con i tifosi partenopei e guarda con ottimismo al nuovo ciclo
Un presidente innovativo, questa è la prima certezza emersa dalla conferenza via Twitter con la quale Aurelio De Laurentiis ha risposto da Los Angeles – nella serata di ieri – alle migliaia di domande arrivate istantaneamente sul futuro del Napoli. Il patron partenopeo dunque apre ad un rapporto più diretto con i sostenitori, dopo la promessa su future ripetizioni dell’esperimento ben riuscito per la prima volta.
“UN NAPOLI DA SCUDETTO” – Tra il dico e il non dico è questa la prima certezza che De Laurentiis ha voluto garantire ai suoi tifosi: “Il Napoli punterà al massimo, io credo nello scudetto”. Se questo aspetto era stato finora eluso, l’approdo di Benitez sembra essere il biglietto da visita più credibile per compiere il definitivo salto di qualità e lottare per la conquista dei trofei più ambiti. Con un progetto che non passa soltanto dal rafforzamento della rosa, quanto anche dal miglioramento del centro sportivo di Castel Volturno dove la squadra si allena quotidianamente, da una maggiore coesione con il settore giovanile (aspetto più volte imputato a Walter Mazzarri, De Laurentiis ieri ha dato forza a questo argomento spiegando come Benitez abbia già chiesto che tutte le squadre del settore giovanile adottino il modulo della prima squadra) dal progetto di un San Paolo più funzionale e redditizio nonché dal rispetto dei parametri imposti dal fair play finanziario: è tramite un modello di società virtuosa che il presidente vuole imporsi sul palcoscenico nazionale e ritagliarsi uno spazio crescente nel panorama internazionale.
ABBOTTONATO SUL MERCATO – La frase chiave viene pronunciata in avvio della conferenza Twitter: “Per il mercato c’è bisogno di tempo, verificare cosa si ha in casa e poi guardare fuori cosa comprare”. Il riferimento, neanche troppo velato, sembra andare al futuro di Edinson Cavani: con la sua permanenza la squadra sarà ritoccata, la sua partenza invece imporrebbe alla società un calciomercato decisamente impegnativo per accrescere il livello complessivo. Qualcosa però è emerso: innanzitutto proprio sul futuro del Matador, con De Laurentiis che ha ammesso di aver ricevuto offerte, ritenute però troppo basse rispetto al valore della clausola rescissoria. Ad oggi dunque l’unico parametro di riferimento in merito alla cessione del fenomeno uruguaiano resta il valore di 63 milioni di euro stabilito un anno fa al momento del ricco rinnovo contrattuale: soltanto la sua eventuale partenza potrebbe aprire le porte all’arrivo di un centravanti di spessore, vedi l’indiscrezione lanciata dalla Bild che parla di un imminente approdo di Mario Gomez all’ombra del Vesuvio.
“RESTANO BEHRAMI E ZUNIGA” – Diktat presidenziale: i due calciatori – in odor di trattativa con l’Inter perché espressamente richiesti da Mazzarri – non si muovono da Napoli, ne è sicuro De Laurentiis nonostante la difficoltà inerente al rinnovo contrattuale del colombiano, in scadenza a giugno 2014. Nessun favore all’ex tecnico partenopeo, si punta alla riconferma del blocco che ha conquistato il secondo posto dell’ultimo campionato. Hamsik a vita ed attaccamento alla maglia, un elemento posto al centro del progetto dal presidente ed indicato quale requisito necessario per la conquista dello scudetto: il resto lo dovrà fare il “monogamo” Benitez (che sarà presentato alla stampa il prossimo 21 giugno a Castel Volturno), il segnale più affidabile che Aurelio De Laurentiis ha voluto lanciare al popolo napoletano e alle dirette concorrenti. In tanti erano già pronti a narrare del disastro post-Mazzarri, di una squadra priva d’identità, ma la risposta – peraltro immediata – della società ha lasciato l’amaro in bocca ai soliti detrattori. Dopo oltre due ore di cinguettii il presidente si congeda così: “E’ stato bello ma ora devo andare altrimenti il ragù si attacca! E anche il ragù del Napoli sarà buonissimo, fidatevi!”. Un’investitura, Napoli sogna. Questa volta però, probabilmente, ad occhi aperti.