2012
Trezeguet: “Juve, mi manchi!”
TREZEGUET JUVENTUS – David Trezeguet ha rilasciato un’intervista molto interessante per l’edizione odierna di Tuttosport. L’ex attaccante della Juventus, passato al River Plate, ha parlato del suo legame con la squadra bianconera e con i suoi tifosi, al quale ha voluto bene per tutte le stagioni in cui ha vissuto a Torino da protagonista: “È bellissimo percepire questo affetto, del resto la Juventus rappresenta una parte importante della mia vita. Dieci anni indimenticabili. Contro il Chelsea la Juve mi ha davvero impressionato. Squadra unita e compatta, manovra organizzata, spirito incredibile: hanno continuato a giocare con tranquillità anche dopo il secondo gol subito. Ero sicuro che alla fine sarebbero riusciti a risollevare l’incontro. Ho visto una squadra importante e serena: sì, se continua così può arrivare alla fine. Buffon è ancora il portiere più forte, Pirlo e Vucinic sono due fuoriclasse: la spina dorsale è di primo livello. Inoltre Marchisio non mi sorprende, abbiamo giocato insieme: nell’ultimo anno è cresciuto molto. E Vidal quanto è forte? Corre, recupera palloni e vede la porta: sarebbe stato bene anche in una delle nostre Juve vincenti. Un mio erede? Io avevo molta fiducia in Matri, che era partito benissimo. Adesso sinceramente non so nemmeno che fine abbia fatto, in campo non lo vedo più… In effetti un attaccante con le mie caratteristiche in questo momento in squadra non c’è: però bisogna vedere le esigenze di Conte, che tipo di punte desidera. Il gioco della mia Juve era diverso, non c’è dubbio. Ma sono convinto che mi sarei adattato e avrei segnato anche in quella attuale. Il motivo è semplice: se un allenatore ti fa sentire importante, e Conte so che è così, alla fine per forza di cose ti adatti alle sue esigenze. La squalifica di Conte? Mi spiace che il calcio italiano sia alle prese con un altro scandalo, non è bello il messaggio che giunge all’estero. Con Antonio ho condiviso lo spogliatoio: lo conosco bene e lo rispetto. Difficile quantificare quanto perda la squadra senza Antonio, ma è quadrata e aggressiva: ho l’impressione la sua voce arrivi comunque. L’accostamento con Mourinho? Giusto: penso che Antonio possa raggiungere i successi di Mourinho. Sono due vincenti. La sfida contro la Roma? Io Zeman non l’ho conosciuto e non sono informato sulle ultime polemiche. L’unica cosa che mi interessa è che la Juve vinca, sarebbe un altro passo in avanti. Il divorzio con Del Piero? Alex aveva in mente altri progetti e nei suoi confronti il rispetto doveva essere maggiore. Detto questo, funziona così: i campioni, anche i migliori, passano, ma il bello è che la Juve resta sempre grande. Non sono riuscito a sentire Del Piero per fargli lin bocca al lupo, ma gli auguro tutto il bene del mondo. Per me è stato più che un compagno, è stato il partner d’attacco più importante con cui ho giocato. Sono certo che vivrà un’esperienza fantastica. Convinto di essere tornato al River? Mai dubitato, l’esperienza è notevole: nei primi sei mesi siamo passati dalla B alla A. Adesso siamo in difficoltà, ma anche se sei il River il salto di categoria comporta delle insidie. Ci dobbiamo assestare. Io, personalmente, non ho iniziato male, però mi conoscete: per rendere al massimo ho bisogno dellaiuto di tutta la squadra. Come ripeto ai miei compagni, la Juve deve essere il nostro modello: è andata in B una stagione, o meglio siamo andati in B. E poi, dopo qualche anno, eccola ancora che vince e domina.“