Parma, Donadoni: "Noi siamo tranquilli"" - Calcio News 24
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2012

Parma, Donadoni: “Noi siamo tranquilli””

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Roberto Donadoni, alla vigilia della sfida di domani pomeriggio contro il Palermo, fa capire che la squadra giocherà con i nervi distesi. Non c’è tensione in casa Parma, specialmente dopo gli ultimi risultati: “Non siamo tranquilli, abbiamo la consapevolezza  che contro il Cagliari abbiamo fatto un bel passo avanti. Ci sono ancora tanti punti a disposizione e per casualità giochiamo contro una squadra che è a pari punti con noi e ci teniamo a continuare bene. Arriviamo da due prestazioni positive dalle quali dobbiamo trarre insegnamento per Palermo, nel senso che dovremo evitare la superbia che può arrivare per una classifica più tranquilla e avere invece la convinzione che ci misuriamo contro una squadra forte in casa soprattutto in uno stadio che sara certamente carico. Dunque è un altro test importante che ci darà la dimensione di ciò che potremo essere. Finora infatti ci è mancata la continuità e questo per noi deve essere una motivazione a crescere. Detto ciò, noi la prestazione l’abbiamo sempre fatta, pur con momenti di assenza nel match che ci hanno penalizzato. Proprio su questi momenti dobbiamo lavorare per acquisire maggiore maturità. Ripartire ogni volta dallo stesso problema toglie energie. Non faremo nessun calcolo in vista di Lecce. Assolutamente. Pensiamo solo a Palermo anche perché con un risultato positivo domani affronteremmo con spirito diverso anche la gara dopo. Pensiamo esclusivamente a domani e non commettiamo l’errore di distogliere ferocia agonistica e attenzione da questa gara. Il focus deve restare su Palermo e soprattutto su noi stessi. Il caos di Genova? la maglia non l’avrei tolta. Detto dal di fuori è così. Poi non ero sul campo e non conosco la situazione specifica. Da giocatore io, come credo quelli del Genoa, ho sempre avuto grande rispetto per la maglia al di là poi che i risultati non sempre sono quelli che si vorrebbe. Io comunque non l’avrei tolta. Per me è inconcepibile vedere il calcio ostaggio di scene come quelle viste a Genova. Lo dico con fermezza a costo di risultare sgradevole o antipatico a qualcuno.