2011
Sensibile: “Atzori non rischia. Su Cavani e Sabatini…”
Pasquale Sensibile, ora d.s. della Sampdoria, ex osservatore della Juventus, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di “Sky Sport 24”, in particolare ripercorrendo la trattativa che porto` Edinson Cavani al Palermo. Il dirigente blucerchiato, infatti, era tra i primi ad aver consigliato l’acquisto dell’uruguagio, che poi fini` in rosanero: “Mi piacerebbe chiarire questa cosa, perche` fu motivo di discussione con Alessio Secco. Io mi limitavo a sentire le notizie dai miei scout, poi le decisioni spettano ad altri. Io andai in Sud America per vedere il Torneo Sub-20 dove, secondo me, c’erano tre giocatori da Juve, tra questi Cavani. Non voglio pero` passare come quello che 3-4 anni dopo arriva dicendo ‘te l’avevo detto’. Nel calcio si cerca sempre la paternita` delle cose ben riuscite, quelle meno riuscite invece no. Mi colpi` di Cavani il fatto che, durante le prime due partite dell’Uruguay, pur avendo il fisico del centravanti, fece l’esterno sinistro con una grande qualita` e generosita`. Nella seconda gara gioco` da centravanti, con grande ferocia. Mi accorsi che eravamo davanti ad un calciatore di altissimo profilo. Come i sudamericani ha avuto bisogno di un momento di assestamento, ma ora penso che si sia imposto a livello internazionale”.
Sensibile ha anche parlato della sua crescita personale ed il suo percorso a Novara, elogiando anche alcuni dei suoi mentori: “Novara e` stata la mia prima esperienza da solo dopo esser affiancato da grandi maestri come Pastorello a Verona e Sabatini a Palermo. Il biennio straordinario e` stato reso possibile da giocatori meravigliosi e la conduzione di un allenatore come Tesser. A Roma ora c’e` uno dei miei maestri, Walter Sabatini, che per me e` per distacco il miglior direttore sportivo italiano per una serie di qualita`. Vive le giornate per la sua azienda, per i suoi calciatori e staff tecnico. La Roma e` in ottime mani per quanto riguarda quel punto di vista li`”.
Infine, un commento sulla difficile situazione della Sampdoria: “Parto dal presupposto che il calcio di Serie A e B siano profondamenti differenti. La Sampdoria si deve abituare a stare in un certo mondo. Il dramma della retrocessione ha toccato tutta la parte sampdoriana di Genova. Inconsciamente, tanti di noi, abbiamo commesso l’errore di sottovalutare l’esame di Serie B. Anche qualcuno che e` arrivato quest’estate poteva pensare che essere alla Sampdoria fosse sufficiente per vincere il campionato cadetto. La posizione di Atzori? La proprieta`, la famiglia Garrone, e` di grande disponibilita` e professionalita`. Dopo la gara di Nocera non era felice Edoardo Garrone, ma mi ha detto di non perdere la lucidita` e di continuare il nostro lavoro. Ci siamo chiusi dentro delle nostre riflessioni che ci hanno fatto capire che l’allenatore non era il solo responsabile. Col Crotone abbiamo avuto le risposte che volevamo. Determinante la gara col Brescia? Guardiamo al futuro con grande tranquillita`. Atzori e` una persona intelligente e sensibile, scusatemi il gioco di parole. Credo di essere stato chiaro del nostro messaggio. Noi vogliamo portare la Sampdoria in Serie A e ci auguriamo che questi tre mesi abbiano insegnato all’ambiente gli errori da non ripetere”.