La Cina a Milano: il caso Pavia spaventa - Calcio News 24
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2016

La Cina a Milano: il caso Pavia spaventa

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thohir berlusconi barbara inter milan aprile 2015 ifa

Grandi cambiamenti per Inter e Milan, con la necessaria prudenza

La Cina si affaccia sul calcio italiano e lo fa passando per Milano: Milan e Inter, infatti, attendono di conoscere gli sviluppi societari e di assistere all’ingresso nel club di quelli che, di fatto, diventeranno i nuovi proprietari. La speranza dei tifosi rossoneri e di quelli nerazzurri è quella di assistere ad una rinnovata voglia di investire, all’arrivo di colpi di primo piano ed al ritorno in Europa da protagonisti ma, per tenere i piedi per terra, può essere utile osservare la storia del Pavia Calcio.

UN INIZIO ILLUSORIO – Nel 2014 Zanchi passò la mano ai nuovi proprietari, i cinesi Xiaodong Zhu e Qiangming Wang, alla guida del fondo di Shanghai. In principio, sottolinea La Repubblica, il connubio sembrava funzionare ma circa un anno fa qualcosa si è rotto a causa del crollo in borsa di una società di Xiaodong Zhu, un crollo che in qualche modo ha spinto il proprietario a smentallare la squadra e che, gradualmente, ha portato fornitori e giocatori a non ricevere più stipendi.

L’EPILOGO PEGGIORE – Un graduale disimpegno quello dei due proprietari cinesi che si è concluso con una vera e propria fuga, con la Covisoc che intanto ha iniziato a bussare con insistenza alla porta del Pavia per chiedere conto di alcuni versamenti sospetti, senza dimenticare i flussi altrettanto sospetti di scommesse in occasione di due partite con la Pro Patria, individuati da Federbet. Dulcis in fundo ecco Equitalia: Inail, Inps e Irpef mai pagate, l’epilogo più emblematico per la prima esprienza di un fondo cinese in Italia.