2015
Milan Genoa 1-3: il “the end” rossonero è sempre più amaro
La squadra rossoblu sbanca San Siro con i gol di Bertolacci, Niang e Iago Falque. Espulso Menez. Inzaghi esonerato?
Tutto come previsto. Milan-Genoa finisce 3-1 a favore dei rossoblu, scaraventa all’inferno un Diavolo sospeso tra due (tre?) padroni e manda in archivio questa 33esima giornata del campionato di serie A 2014/2015. Notte fonda dunque per i rossoneri (migliore della serata: il portiere Diego Lopez…) che vanno sotto di due gol tra primo e secondo tempo – grande affondo di Bertolacci al 36esimo e raddoppio di Niang al 49esimo – ma riescono momentaneamente a ridurre le distanze con un legnata di Mexes al 66esimo. Briciole, soltanto briciole di un team sull’orlo di una crisi di nervi. Ah, dimenticavamo: espulso Menez per brutto fallo da dietro su Edenilson. Il bomber francese è stato tra i peggiori della serata assieme a tanti, troppi suoi compagni.
TIRO A SEGNO GENOVESE Dentro il catino di San Siro un vistoso “Basta” formato dai ragazzi della Sud accoglie le due squadre in campo. Per non dire dello striscione che avvolge tutto il secondo anello e non ha bisogno di grandi spiegazioni: “Mettete fine a questo scempio”. Imperativo azzeccatissimo visto che basta un palese dato statistico per descrivere il Milan di questi primi 45 minuti. Tiri nello specchio della porta genoana? Giusto uno grazie a un destro di Cerci dalla distanza che, al 33esimo, impegna Perin in una non complicatissima deviazione in angolo. Sull’altro fronte, invece, autentico assolo rossoblu con Diego Lopez grande protagonista su Niang al 16esimo e su Bertolacci al 22esimo che, trovatosi a tu per tu col portierone iberico, gli tira debolmente addosso. Al 36esimo, in compenso, il centrocampista della Nazionale italiana (cresciuto nelle giovanili romaniste) approfitta di un clamoroso buco dei centrali milanisti, salta un bel po’ di “birilli umani” con la maglietta rossonera e va a depositare direttamente in rete. Uno splendido gol, certo, ma anche l’ennesima defaillance di un Milan sempre più spento, triste e mal messo in campo (si veda Cerci e Honda intenti a pestarsi malinconicamente i piedi sulla fascia destra). Al 41esimo anche Iago Falque (conclusione di poco a lato la sua) partecipa al tiro a segno di questo scatenato Grifone che non ruba alcunché, ma merita di andare meritatamente al riposo “accontentandosi” dell’uno a zero. A Gasperini brillano gli occhi, ad Inzaghi non sono rimasti neanche quelli.
IL MILAN VA IN BARCA Comicia la ripresa, il Genoa continua a giocare al Meazza scambiandolo per Marassi (o per una partita d’allenamento a Pegli…) e a noi di CalcioNews24 viene in mente uno stratagemma editoriale. Per non infierire troppo sulle colpe dei rossoneri, ma tributando comunque il giusto onore a un Grifone che sbanca San Siro per la prima volta dal lontano 1958, di questo secondo tempo scegliamo di raccontarvi esclusivamente i tre gol in esame. Il primo lo segna al 49esimo Niang, alias l’ex di turno, pronto ad intercettare una conclusione dal limite dell’area piccola di Tino Costa. La ripartenza rossoblu, in questo caso, era stata ispirata da un brillante Iago Falque. Al 66esimo – dopo tanto penare rossonero e ordinaria amministrazione in casa Genoa – il Milan riduce le distanze con Mexes: sassata dal limite del francese, palla che cozza contro la traversa e finisce alle spalle di un sorpreso Perin. Ma è solo uno zuccherino amaro in mezzo a tanta fiele: lo squadrone di Gasp continua a dettare legge, sfiora altri due gol sventati miracolosamente da Diego Lopez e infine chiude i conti in pieno recupero (92′) con un rigore di Iago Falque. Penalty fischiato dal signor Giacomelli di Trieste per fallo di Mexes sul nuovo entrato Kucka: palla da una parte e portiere battuto dall’altra. Finisce qui e – in attesa di sapere le ultime da Arcore – non poteva esserci sipario più mesto per una società che, all’inizio dell’anno, vaneggiava ancora di terzo posto. Milan 43 punti, Genoa sette spanne sopra a quota 50.
ARRIVA BROCCHI? Dopo tre bastonate del genere e la consueta esibizione di “non gioco”, il Milan non può che mettersi le mani nei capelli e tornare mestamente in ritiro a Milanello. Per la prossima trasferta (altamente complicata) di Napoli dovrà pure fare a meno di Mexes (ammonito stasera e già deferito: salterà il San Paolo) e Menez – vacua la sua partita – espulso al 72esimo per un fallo da dietro su di un Edenilson lanciato come un treno. Peggio di così non poteva andare. Last but not least, dall’alto della tribuna-stampa al basso della pancia di San Siro si parla già con insistenza di esonero in corso per mister Inzaghi. Caduto infine alla 33esima giornata, l’ennesima affrontata senza la bacchetta magica.
Marcatori: 36′ Bertolacci, 49′ Niang, 66′ Mexes, 92′ Iago Falque (rig.)
Ammoniti: 28′ Edenilson, 30′ Menez, 45′ Burdisso, 49′ Mexes, 53′ Tino Costa, 72′ Menez, 78′ Iago Falque, 90′ Abate
Espulsi: 72′ Menez
Arbitro: Giacomelli
MILAN (4-3-3): Diego Lopez; Abate, Rami, Mexes, De Sciglio (80′ Destro); Van Ginkel, De Jong, Bonaventura; Cerci, Mexes, Honda (53′ Pazzini). All: F. Inzaghi
GENOA (3-4-3): Perin; Roncaglia, Burdisso, Izzo; Edenilson, Rincon, Bertolacci, Bergdich (80′ Lestienne); Tino Costa (60′ Kucka), Niang (85′ Borriello), Iago Falque. All: G.P. Gasperini