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Balotelli vs. Salvini: «Italiano a 18 anni, legge da cambiare»

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Balotelli risponde a Salvini durante la presentazione del libro ‘Demoni’ di Alciato in cui interviene sul tema immigrazione e razzismo: ecco le sue parole

Mario Balotelli risponde al ministro dell’Interno e leader leghista, Matteo Salvini. L’occasione è stata la presentazione odierna del libro «Demoni» di Alessandro Alciato in cui è intervenuto anche il bomber della Nazionale. Queste le sue dichiarazioni in merito al tema dell’immigrazione e del razzismo: «Io sono nato in Italia, sono cresciuto in Italia, purtroppo non sono mai stato in Africa eppure ho ottenuto la cittadinanza italiana solamente a 18 anni. Io non sono un politico, non è il mio mestiere ma ritengo che questa legge debba cambiare e se devo fare un appello per questo lo faccio sicuramente».

Prosegue Balotelli nelle dichiarazioni: «Quando ero piccolo vivevo in modo differente questo problema, era più pesante ma io pensavo solamente a giocare: i miei genitori capivano, io no. Adesso capisco e cerco di aiutare a cambiare queste poche persone che fanno discriminazione. Nella mia vita ci sono stati tanti razzisti, soprattutto ignoranti e paurosi della diversità. Io però l’ho sempre presa come una forza, mi sentivo importante. C’è un momento però che mi ha fatto più male: quando ero più giovane non ho potuto giocare nelle nazionali giovanili perché ho avuto la cittadinanza italiana solamente a 18 anni».