Bari: ora Noordin può tirarsi indietro

Paparesta prendere tempo con un socio romano, Giancaspro non molla

Per adesso è tutto rimandato: il futuro del Bari si conoscerà lunedì, dopo il rinvio dell’assemblea ordinaria di ieri, teatro dello scontro tra il presidente Gianluca Paparesta e il socio di minoranza Cosmo Giancaspro. Resta dietro la quinte la posizione di Ahmad Noodin Datò, che dovrebbe acquistare il 50% delle quote di minoranza relativa dei pugliesi. Ieri dovevano arrivare i soldi (4,6 milioni di euro) dell’imprenditore malese a Paparesta: solo così il presidente avrebbe potuto ripianare il bilancio in profondo rosso e ricapitalizzare il club, ma evidente così non è stato. I soldi di Noordin non sono ancora arrivati, perché in caso contrario non ci sarebbe stato bisogno di una nuova assemblea lunedì ed il problema sarebbe risolto. Si dice che Datò sia innervosito dall’opposizione interna di Giancaspro e che si sia voluto prendere qualche giorno per riflettere, anche se in molti assicuravano che i suoi soldi fossero già nelle mani di Paparesta e che mancassero solo le firme di acquisto.

BARI: PAPARESTA CON UN NUOVO SOCIO, GIANCASPRO IN GUERRA – In serata ieri si era diffusa anche la notizia di una lettera di garanzia da 5 milioni di euro circa da parte di un noto istituto bancario romano con la quale Paparesta avrebbe ricapitalizzato i conti: tutto falso. Può essere piuttosto vero che, in attesa di Noordin, l’ex arbitro abbia trovato un socio romano (probabilmente mandato da Claudio Lotito) in grado di mettere i soldi necessari a riapianare i conti baresi e rimandare la questione almeno di un po’ di settimane. Nel mentre Cosmo Giancaspro sorride: ieri alle 19, alla chiusura dell’assemblea, quando non è stata data notizia della ricapitalizzazione, si era capito che Noordin poteva tirarsi indietro a causa dell’opposizione del socio di minoranza (5%), mai convinto dall’imprenditore malese. Il duello però è solo rimandato fino a lunedì, riporta stamane La Gazzetta dello Sport, quando si ricomincerà da capo, forse per l’ultima volta.