2023
Buon compleanno a… Hamed Junior Traoré
Gli auguri di compleanno a Hamed Junior Traoré , ex trequartista del Sassuolo appena trasferitosi in Premier League
Oggi Hamed Junior Traoré compie 23 anni. Fino a poco più di due settimane fa giocava nel Sassuolo. Poi, è diventato la scelta del Bournemouth: il club inglese, scottato dal no di Nicolò Zaniolo, ha optato per l’ivoriano. Che certo è meno famoso, celebrato e narciso dell’ex romanista finito al Galatasaray, ma sicuramente sui taccuini degli analisti ha fatto scrivere non poche righe. Come quelle che si trovano su Il Catenaccio, una scheda che riassume le sue qualità: «Hamed Junior è un giocatore estremamente tecnico, abile con entrambi i piedi. Tocco del pallone morbido ed elegante, stop delizioso e grande abilità nel calciare. Abile nel fraseggio sul corto, come nelle verticalizzazioni e nei cambi campo millimetrici. Eccelle nel tiro, in cui si cimenta da qualsiasi posizione, calciando di potenza, di precisione o a giro, come accaduto nel match di Coppa Italia contro la Juve. Risulta, infatti, uno dei primi dieci centrocampisti del campionato per conclusioni effettuate, e uno dei primissimi per i colpi di testa, anche se non supera il metro e ottanta. Anche se è un abile calciatore di piazzati, spesso viene mandato in area dai compagni, essendo letalmente pericoloso. Immancabile, poi, un cenno alla caparbietà nel dribbling».
Parole importanti, come quelle che il suo mister italiano – Alessio Dionisi – ha speso su L’Ultimo Uomo – Il Podcast, per spiegare perché nell’ultimo tratto del 2022 – il ragazzo fosse andato incontro a qualche problema: «Il problema di Junior, tra virgolette, perché poi lui è giovane ma gli anni passano, è la continuità mentale. Non è semplice trovare continuità in un campionato così competitivo e così mediatico, perché poi alla fine la visibilità può essere una bella cosa ma è un boomerang, se non la sai gestire. E per un giovane non è semplice, se ti chiami Traoré e spesso l’anno scorso venivano concessi titoli importanti».
Il Bournemouth ha creduto in lui, prendendolo in prestito con diritto di riscatto fissato a 30 milioni di euro. Confidando evidentemente che questo scatto nella testa possa avvenire in un altro contesto, dove devi necessariamente passare attraverso nuove difficoltà e un’assunzione di responsabilità non banale, se vuoi davvero determinare uno scatto di carriera. E certo, conta quel che hai fatto prima, le 111 partite giocate in Emilia (e quelle prima all’Empoli), le 18 reti messe a segno, quel repertorio riassunto sui profili social dal Sassuolo al momento dei saluti, i «4 anni bellissimi insieme tra gol, assist e magie». Ma a pesare di più, sono le parole di presentazione dell’amministratore delegato del nuovo club: «É giovane, ambizioso ed è uno dei talenti più in auge della Serie A. Si adatta al profilo di giocatore che stavamo cercando». Il ragazzo non ha perso tempo, ha già disputato due gare di Premier League, si è lanciato nella nuova avventura.
Chissà se l’idea di andarlo a prendere è stata influenzata da qualche particolare partita. Restando a quelle di questa stagione, non sarebbe certamente estranea in una considerazione fortemente positiva il mirabolante 5-2 del Sassuolo sul Milan. Certo, in quella prova tutta la squadra si è messa in vetrina e potenziali acquirenti avrebbero dovuto segnarsi un bel po’ di nomi. Ma il modo con il quale Traoré si è dimostrato l’uomo perfetto nel cucire centrocampo e attacco era impossibile da non notare. Il calcio in Inghilterra unisce dinamismo e coraggio come elementi costitutivi e quella è una prestazione che li ha proposti entrambi al massimo livello. Un anno prima, in un’altra impresa del Sassuolo a San Siro, quella volta contro l’Inter, un quotidiano italiano scrisse di lui: «Il suo calcio è gioia di vivere».