Buon compleanno a… Roberto Inglese
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Buon compleanno a… Roberto Inglese

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32 anni oggi per Roberto Inglese, finito ai margini del Parma capolista in Serie B e alla ricerca di nuove possibilità

Oggi Roberto Inglese compie 32 anni. Per avere sue notizie recenti bisogna cercarlo sui motori di ricerca, dove si scopre che nel Parma è fuori rosa. Una condizione non semplice da vivere e accettare, dopo che l’anno scorso ha fatto comunque parte di un’avventura che solo nel finale è stata negativa, quando ha assistito dalla panchina alle gare dei playoff che hanno decretato la mancata promozione in A.

E con prospettive non chiarissime per l’immediato futuro: la squadra sta dominano il campionato e, di conseguenza, non ha bisogno di andare a ritoccare un organico che sta funzionando. Una vicenda che magari troverà uno sblocco nel mercato di gennaio. Altrimenti si dovrà attendere il mese di giugno del 2024, quando terminerà il contratto con il club emiliano. E, a quel punto, si capirà se l’attaccante interesserà ancora, magari qualcuno di quelli che oggi non si avvicinano perché per la categoria rappresenta comunque un costo economicamente rilevante.

In parole povere, lui non riuscirà mai a vestire la maglia azzurra: non è il primo né l’unico caso di un giocatore acquistato da un grande club che poi non gli concede mai la possibilità di mettersi alla prova, però è senz’altro una vicenda singolare. Poco male, però, tenendo conto che quando i ducali lo acquisiranno definitivamente, lui ne è felicissimo. E a La Gazzetta dello Sport promette di essere «l’Ibrahimovic del Parma», con una pressione da sostenere non banale: «Sento di dover valere i 25 milioni investiti per acquistarmi dal Napoli, ma non è un problema: maggiore responsabilità, maggiore impegno».

Un altro tipo di azzurro, tonalità Nazionale, lo vede nuovamente andare vicino a vestirne la maglia: viene chiamato da Giampiero Ventura in uno degli stage organizzati dal Commissario Tecnico; poi, arriva anche la convocazione in occasione di due gare per le qualificazioni al Mondiale in Russia. Così come l’Italia rimarrà a guardare la manifestazione – e pure quella dopo -, Roberto non riesce a fare il debutto. Un’altra occasione mancata, un palo colpito per usare una terminologia calcistica.

In quegli anni CalcioNews24 dedica un approfondito dossier al giocatore. Vale la pena rileggerlo, potrebbe valere anche adesso come curriculum da esibire per un possibile acquirente: «Roberto Inglese è quello che si può definire a tutti gli effetti un “attaccante moderno”, estremamente completo pur senza eccellere forse in alcuna caratteristica. É dotato di una naturale prestanza fisica che gli permette di lavorare il pallone anche spalle alla porta o di battagliare in area di rigore, ma senza essere una classica punta di sfondamento. Al contempo vanta ottime doti tecniche grazie alle quali è in grado di mettere in difficoltà i diretti avversari anche con il pallone tra i piedi, ma non è certo un rifinitore. Unisce elevazione e tempismo che gli consentono di trovare la via del gol con giocate aeree, strada che sa percorrere anche con conclusioni di precisione da fuori area. Per questo motivo si trova particolarmente a proprio agio all’interno di schemi che prevedano l’utilizzo di due attaccanti, come costantemente accaduto a Verona nelle sue tre stagioni di permanenza con la casacca del Chievo. Uno scacchiere tattico che gli permette di agire da riferimento centrale per la squadra, con la possibilità comunque di trovare ampi spazi per svariare sul fronte offensivo».