Cairo, obiettivo Europa League: «Non lo dico per scaramanzia. Zaza? Ci aspettiamo di più» - Calcio News 24
Connettiti con noi

Serie A

Cairo, obiettivo Europa League: «Non lo dico per scaramanzia. Zaza? Ci aspettiamo di più»

Pubblicato

su

cairo calciomercato toro

Il presidente del Torino, Urbano Cairo, ha fatto il punto della situazione in casa granata. Da Mazzarri a Zaza, passando per gli obiettivi finali

Urbano Cairo, presidente del Torino, ha ricevuto a Piacenza la Coppa d’oro. In attesa un giorno di tornare a giocarla, la Coppa e magari, di alzarla. Il numero uno granata ha parlato alla Gazzetta dello Sport a margine dell’evento e ha detto la sua sul momento del Toro e su una stagione, appena iniziata, al di sotto delle aspettative: «Non ho fissato un obiettivo non perché non ne abbiamo, avendo fatto anche investimenti importanti, ma preferiamo non dirlo per scaramanzia: procediamo partita per partita e vediamo dove saremo arrivati alla fine del girone d’andata, per fare un bilancio, darci un obiettivo più attendibile e cercare di ottenere i migliori risultati possibili. Ma abbiamo eccome degli obiettivi».

Cairo ha parlato bene di Mazzarri, che «ha schierato un buon Toro a Bergamo contro l’Atalanta, un Toro volitivo e voglioso di far bene» e ha ‘bacchettato’ Simone Zaza, uno degli acquisti estivi che non ha ancora reso al meglio: «Deve ritrovare la condizione fisica per darci quello che noi ci aspettiamo da lui, è per questo che lo abbiamo preso. Il giocatore di adesso non è ancora lo Zaza che io penso possa fare bene al Toro. Non conta quanto giochi ma come: in 7 minuti puoi fare anche 3 gol». Per Cairo il campionato è ancora lungo e c’è tutto il tempo per recuperare qualche punto perso «anche immeritatamente contro Udinese e Roma». Magari grazie a un Parigini in più: «Mi ha fatto piacere vederlo in campo, è entrato bene, volitivo e voglioso. È con noi da sempre, credo che prima lo avesse cercato anche la Juventus ma noi lo abbiamo preso da ragazzino e abbiamo sempre detto di no a chi ce l’ha chiesto. Anche Djidji mi è piaciuto».