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Prove di 4-3-3 per il nuovo Genoa di Mandorlini

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Andrea Mandorlini è il nuovo allenatore del Genoa, ma quale sarà il modulo di partenza dell’ex Verona per la nuova avventura rossoblù?

4-3-3 per Mandorlini, accantonato per il momento il 3-5-2

Nel primo allenamento di oggi al centro sportivo rossoblù il neo tecnico Andrea Mandorlini ha subito provato il suo modulo preferito, ovvero il 4-3-3. Con ogni probabilità dovrebbe essere questa la base del nuovo corso del Genoa, con l’opzione 3-5-2, di cui si era parlato in giornata, per il momento scartata. Contro il Bologna ci dovrebbe dunque essere una linea a quattro in difesa con i tre centrocampisti e Palladino più un altro esterno, probabilmente Lazovic, a sostegno dell’unica punta centrale Giovanni Simeone.

Come giocherà il Genoa di Mandorlini?

Il Genoa è da ore, anzi ormai da giorni, blindato nel suo centro tecnico di Pegli dove il neo mister Andrea Mandorlini sta progettando insieme a gran parte della dirigenza rossoblù la squadra che verrà. Primo obiettivo rialzarsi dopo le ultime disastrose gare della gestione Juric che hanno fruttato appena due punti in 10 turni e poi programmare al meglio la prossima stagione, dato il contratto di 18 mesi. Per l’ex allenatore del Verona non sarà però affato semplice prendersi i favori della piazza genoana che ha memoria lunga e che ricorda ancora di una frizione ai tempi in cui Mandorlini era il secondo di Novellino a Ravenna e del rifiuto alla panchina rossoblù di qualche anno fa, oltre che del passato allo Spezia e allo stesso Verona squadre rivali del Grifone. Ecco allora che le prestazioni sul campo dovranno far cambiare l’idea di partenza sul nuovo allenatore che inizia già in handicap di simpatia. Per far ciò serve intanto delineare il nuovo modulo su cui già da oggi la squadra si metterà al lavoro. Lo schema tipo è il 4-3-3, ma nell’ultima esperienza a Verona Mandorlini ha utilizzato anche il 3-5-2. E al Genoa? Sicuramente il primo cambiamento sarà a centrocampo con i tre centrocampisti, un regista e due mezzali tanto voluti dal presidente Preziosi. Questa sarà la base poi il modulo potrà variare in corsa partendo magari proprio dal 3-5-2 che offre in genere più copertura, e visti i recenti risultati sembra essere lo schieramento tattico al momento più giusto. Una delle due punte sarà certamente Simeone, l’altra non Pinilla ma probabilmente Palladino libero di svariare su tutto il fronte d’attacco. Poi se le cose dovessero andare meglio si potrebbe anche tornare al 4-3-3 di fabbrica, anche se nella rosa di esterni offensivi puri ce ne sono pochi, la sensazione è comunque che all’inizio sarà 3-5-2. Nota particolare per i giovani Beghetto e Morosini, arrivati a gennaio ma mai utilizzati da Juric, anche la loro piena integrazione nel progetto è una delle richieste di Preziosi a Mandorlini e dunque presto potrebbero entrare nelle rotazioni del tecnico. Dunque l’undici iniziale per la gara contro il Bologna potrebbe essere quello composto da Lamanna tra i pali, difesa a tre con Burdisso centrale e Izzo e Munoz ai suoi lati, Lazovic e Laxalt a spingere sulle fasce con i tre centrocampisti Cataldi in regia e Rigoni e Cofie mezzali, con Palladino a supporto di Simeone in attacco. Oltre a Juric lasciano il Genoa anche Corradi e Ostojic, mentre Mandorlini porta con sé Alberto Maresi che dovrebbe essere il vice, dopo il rifiuto di Nicolini, e il preparatore Mauro Marini che è però ancora legato contrattualmente al Verona. Infine Mario Donatelli diventerà il nuovo direttore sportivo rossoblù.