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Ferrara: «Scudetto straordinariamente insolito. Anno accattivante»

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L’ex difensore italiano Ciro Ferrara ha parlato della accesissima lotta scudetto in Serie A

Ciro Ferrara, ex difensore di Napoli e Juventus, in una intervista al Corriere dello Sport ha parlato della lotta scudetto in Serie A.

LOTTA ACCATTIVANTE – «Qualcosa di straordinariamente insolito: si stanno giocando lo scudetto in tre, come non accadeva da secoli, verrebbe da dire. Una stagione unica che, stranamente, e non lo dico per andare controcorrente, fa un po’ storcere il muso, mentre invece ci sarebbe da cogliere questa diversità e andrebbe gustato l’equilibrio. Per me è un anno accattivante. Chi vincerà? Cambiamo parere ogni settimana: alla vigilia della gara con la Juventus, sull’Inter si allungavano ombre a dir poco inquietanti; prima della sfida con il Bologna, il Milan pareva favoritissimo e ora ci si interroga; e solo domenica mattina, al Napoli veniva accreditato un vantaggio che la sconfitta con la Fiorentina sembra abbia azzerato. La verità, ammesso ce ne sia una sola, è che ci divertiremo: i tifosi resteranno con il fiato sospeso e chi si proclamerà campione d’Italia lo farà per un punto o forse due».

JUVENTUS – «La Juventus deve fare qualcosa che possa somigliare a un miracolo, perché dovrebbe rimontare su Inter, Napoli e Milan. Una può scivolare; ci sta pure che se ne blocchi un’altra; ma una forma di auto-distruzione di massa mi sembra fuori dalla logica. Il ritardo accumulato in partenza, quando le altre infilavano vittorie, è diventato incolmabile: eppure, pensiamoci, avesse battuto l’Inter… Ma l’ha persa e non ha troppo senso soffermarsi su un’analisi che sarebbe solo retorica. Infatti, Allegri non lo fa: guarda avanti, con la consapevolezza di chi sa che ormai deve blindare la qualificazione in Champions».

CALENDARIO – «Non sta scritto da nessuna parte che l’Inter vincerà il recupero di Bologna: certo, è favorito sulla carta, ma lo era anche il Milan con lo Spezia o il Napoli con l’Empoli. Simone Inzaghi stava vincendo il derby a un quarto d’ora dalla fine – sulla carta persino turno casalingo – e invece l’ha incredibilmente perso e poi si è ritrovato infilato in una serie negativa. Di cosa parliamo, mi verrebbe da dire? Questa incertezza fa bene. La Juventus è stata la padrona per nove anni; Conte, nella passata stagione s’è imposto con una dozzina di punti di vantaggio: ora ci sono tre grandi club che stanno lì a strattonarsi».

ADDII A ZERO – «Le società hanno preso coscienza delle difficoltà oggettive e il talento può essere sacrificato dinnanzi a costi che possono diventare insopportabili. C’è stato chi in passato si è spinto oltre la soglia delle proprie possibilità o chi invece è rimasto oculato: ora tutti, realisticamente, hanno compreso, evidentemente, ch’è impossibile spremere i bilanci e lascia che anche giocatori di spessore vadano via a parametro zero. È il segno dei tempi».