2015
Foschi: «Pordenone, avevo ragione io. Il Novara merita la B»
Prosegue il tecnico: Cerco un progetto serio e intenzionato a valorizzare i giovani
Il campionato di Lega Pro sta entrando nella fase calda, con diversi verdetti ancora da emettere. Sarà grande lotta, sia per la promozione che per la salvezza, nel girone A dove la Corte Federale ha accolto parzialmente il ricorso del club del presidente De Salvo restituendo cinque punti agli azzurri, stravolgendo il verdetto della commissione disciplinare che tre settimane fa aveva appioppato al Novara otto punti di handicap per una serie di irregolarità amministrative. Un finale tutto da scrivere che noi di Calcionews24.com abbiamo analizzato con un tecnico molto esperto come Luciano Foschi, protagonista di stagioni importanti proprio a Novara e Alessandria nonchè ex vice di Domenico Di Carlo al Chievo Verona e Livorno.
Mister, in una recente intervista rilasciata al nostro portale disse che se il Pordenone non avesse rinforzato la squadra la salvezza era pura utopia. Sembrerebbe che la sua ex società abbia accolto l’invito…
«Quando sono andato la eravamo tutti poco contenti per come stavano andando le cose, l’impegno e il lavoro erano massimali ma non riuscivamo a fare risultati. Adesso è vero, mi hanno dato in un certo senso ascolto tanto che a gennaio è stata praticamente rivoluzionata la squadra. Quando decisero di sollevarmi dall’incarico mancavano troppe partite alla finestra invernale di mercato e sinceramente eravamo tutti consapevoli dei limiti di quella formazione. Non posso però non rimarcare anche i meriti di Rossitto, bravo nel valorizzare giocatori come Maccan che con me giocava di rado. Adesso ha la possibilità di evitare la retrocessione diretta e giocarsi i play-off, fondamentale sarà lo scontro diretto contro l’Albinoleffe all’ultima giornata».
Ha qualche rimpianto di quella esperienza?
«Quella di non aver avuto tanto tempo e una squadra all’altezza di un campionato difficile ma nessun rancore».
A giugno le scadrà il contratto, quali sono i suoi progetti?
«Vorrei continuare a fare quello che ho sempre fatto, ovvero allenare. Qualcosa di buono nella mia carriera ho fatto vincendo tre campionati. Grazie a questi successi mi sono guadagnato la A, seppur da secondo. Mister Di Carlo aveva apprezzato quanto di buono avevo fatto nella terza divisione, aveva amicizie ben più importanti delle mie e il fatto che scelse me voleva dire qualcosa. Vorrei ripartire, ho fatto tanta esperienza e in questi mesi mi sono aggiornato, vedendo tantissime partite».
Che tipo di progetto cerca?
«Nulla di eccezionale ma solo una società che abbia i programmi chiari e voglia fare le cose fatte bene. Credo che sia importante lavorare con i giovani, cercare di valorizzarle oltre che ottenere dei risultati importanti. Cercare di fare qualcosa di importante con i giovani al centro del progetto».
A proposito di giovani, su quale punterebbe del girone A?
«Dickmann del Novara mi ha impressionato, può fare il grande salto. Interessante anche Sirri, il difensore centrale dell’Alessandria cosi come Cattaneo del Bassano che finalmente ha raggiunto la giusta maturità e può fare bene anche in B. Nel Pordenone occhio a Placido, un classe 95′ scuola Genoa destinato a scalare le serie maggiori. Dovremmo avere maggiore convinzione nel lanciare i nostri giovani a discapito di stranieri che spesso non sono migliori dei nostri».
A proposito di Novara, sua ex squadra, cosa ne pensa del passo indietro della Corte Federale?
«Ormai l’idea è che a classifica la fanno più i Tribunali che il campo. Sono da sempre per il rispetto delle regole ma bisogna farlo prima, ad inizio campionato e non permettere situazioni del genere. Non si possono far iscrivere società come il Monza o il Parma penalizzando società sane di D solo perchè limitate come bacino di utenza. Bisogna tornare alla legalità altrimenti la regolarità del campionato viene minata e ci rimettono tutti.
Il Bassano ha il campionato in pugno ormai?
«Sicuramente ha la possibilità di gestire il vantaggio, seppur molto ridotto. Dipendenderà tutto da loro anche per il Novara avrà e motivazioni a mille dopo i punti che ha riavuto. La formazione di mister Toscano ha dimostrato di avere la squadra più forte, forse meriterebbe il primo posto ma anche il Bassano ha disputato un campionato ben al di sopra delle aspettative. Saranno 180′ minuti di passione, tutti da vivere. Senza dimenticare squadre come Pavia ed Alessandria che hanno messo in mostra un buon gioco offensivo e animeranno i play-off: sono tutte squadre con grande tradizione e quindi la cornice di pubblico sarà importante per la categoria».
L’Alessandria si è sciolta sul più bello: crede che possa sorprendere ai play off al netto della condizione fisica attuale?
«Lo spero per i grigi, li ho lasciato un pezzo di cuore. E’ vero che nelle ultime giornate manca la brillantezza, hanno perso dei punti importanti ma può essere anche una lettura diversa in vista dei play-off. Magari stanno ricaricando le batterie per dare il meglio in quella che sarà un campionato a parte».