Gaetano Fedele: «Mercato allungato? Non ha senso. Sul futuro di Caputo...» - ESCLUSIVA - Calcio News 24
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Gaetano Fedele: «Mercato allungato? Non ha senso. Sul futuro di Caputo…» – ESCLUSIVA

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Foto Instagram Gaetano Fedele

Gaetano Fedele, agente FIFA e procuratore di Ciccio Caputo, ha parlato in esclusiva ai nostri microfoni. Le sue parole

Gaetano Fedele, agente FIFA e procuratore tra gli altri di Ciccio Caputo, ha parlato in esclusiva ai nostri microfoni. Queste le parole dell’agente sul prossimo calciomercato e sul futuro del bomber del Sassuolo.

Gaetano Fedele come sta e come sta trascorrendo queste settimane?

«Fortunatamente sto bene in salute, sono periodi difficili. Siamo barricati in casa in attesa di tempi migliori e del ritorno alla normalità».

Marotta e Paratici hanno immaginato il prossimo calciomercato estivo all’insegna dell’austerità e degli scambi. È d’accordo e come vede il prossimo mercato?

«Non solo sono d’accordo. Sono assolutamente d’accordo con Marotta e Paratici. Sarà un mercato diversissimo. Dal punto di vista etico cambieranno certe valutazioni di giocatori e ingaggi visto che dovranno fare i conti con la crisi economica. Si potrà tornare alla normalità magari tra un po’ ma questo sarà un mercato non banale».

Quindi non si immagina colpi alla Lukaku o de Ligt…

«Non me li aspetto però il mercato ci ha abituato a tante sorprese».

La FIFA ha ipotizzato di prolungare il mercato da agosto alla fine dell’anno. Lei è d’accordo?

«La FIFA ogni tanto decide di stravolgere tutte le cose. Al di là dei miei pensieri sulla FIFA questo comporterà uno stravolgimento di tutti i mestieri del mondo del calcio. Se c’è da fare qualche sacrificio lo faremo ma che senso ha il mercato lungo? Io approfitterei di questa situazione per cambiare le cose, per cambiare alcuni aspetti del mondo del calciomercato».

Ad esempio?

«Per me non ha senso un mercato così lungo. Aumentano i prezzi dei calciatori si fa casino i tempi sono tutti dilazionati. Per me dovremmo ridurre il mercato ad un mese. Che sia giugno, luglio o agosto. In passato si faceva così e andava benissimo».

Ripresa o meno dei campionati, come finirà secondo lei?

«Con grossa difficoltà, sacrificio e con grande ritardo i campionati verranno ripresi per me. Sicuramente quella Serie A e serie B, quello di Serie C si allineerà. Bloccare un campionato è un danno economico troppo importante. Si perderebbero troppi soldi».

Sul taglio degli stipendi dei giocatori invece che idea si è fatto?

«Come ho detto prima bisogna fare un sacrificio tutti insieme. Se si vuole tornare alla normalità bisogna compiere dei sacrifici e mi pare che i giocatori abbiano dato questa disponibilità».

Ciccio Caputo è stato il primo giocatore a esporsi sul tema del Coronavirus con quel messaggio dopo il gol al Brescia. Secondo lei il virus è stato sottovalutato in Italia?

«Secondo la mia personalissima opinione sì. Non solo dal mondo del calcio ma dall’Italia in generale. Si poteva intervenire prima».

Roberto De Zerbi è in scadenza con il Sassuolo ed è un grande estimatore di Caputo, a prescindere dal futuro del tecnico quello di Caputo sarà sempre in neroverde?

«Caputo lì sta benissimo. Sta alla grande e sta facendo un’ottima stagione tanto è vero che è seguito dal ct Mancini. È un connubio che continuerà sicuramente, fermo restando che il passaggio di Caputo dall’Empoli al Sassuolo è stato voluto anche dal club oltre che dal solo De Zerbi».

L’Europeo spostato al 2021 potrà aiutarlo a sperare in una convocazione?

«Me lo auguro con tutto il cuore. Sono già due anni che va in doppia cifra magari se anche il prossimo anno farà così bene può essere preso in considerazione. Io me lo auguro ovviamente».

Per tanti anni lei e suo padre avete curato gli interessi di Paolo e Fabio Cannavaro. Li ha sentiti? Come vanno le cose in Cina?

«Ho sentito Paolo di recente e Fabio qualche giorno fa. Lì la situazione è diversa, stanno superando il momento di difficoltà e da poco hanno superato la quarantena. Si sta tornando alla normalità. Sono tutte cose che spero che faremo anche noi quando torneremo alla normalità, sarà un percorso graduale e dovremo abituarci a cambiare alcuni aspetti della nostra vita».