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Giornata di riposo per l’Hellas. Ma chi succederà a Pecchia?

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Dopo la ripresa degli allenamenti di ieri, oggi giornata di riposo. La squadra che tornerà sui campi domani. Torneranno anche carattere e determinazione?

Un giorno di riposo per la squadra. Ma guai a tornare con l’idea di non impegnarsi al 100%.

L’Hellas Verona oggi ha deciso di dare una giornata di riposo ai giocatori e quindi non calcare la mano su una situazione che è già di per sè molto pensate. La sconfitta per 3-0 rimediata domenica in casa contro la Lazio ha fatto emergere purtroppo tutti i limiti e le carenze della formazione gialloblù.

Ieri la squadra si è allenata allo Sporting Center ‘Il Paradiso’ di Peschiera del Garda, sempre agli ordini dell’allenatore Fabio Pecchia. E’ tornato ad allenarsi con il gruppo Felicioli, seduta differenziata invece ancora per Bessa e Ferrari.

La squadra riprenderà la preparazione verso la sfida di Torino domani mattina, ma non saranno più ammessi errori.

Ciò che è emerso in questo avvio di stagione è che il Verona è debole soprattutto dal punto di vista mentale. Appena subisce un gol, infatti, la squadra si sgonfia con un palloncino bucato e non riesce più ad uscire da quel buco nero nel quale è entrata. Domenica ci ha provato capitan Pazzini, assieme al giovane Bearzotti. I due ci hanno messo determinazione e carattere, ma non sono bastati per arginare la Lazio di Simone Inzaghi.

Serve una scossa alla squadra e allo spogliatoio. E’ probabile che una nuova prestazione negativa anche contro il Torino, possa costare la panchina a Fabio Pecchia. Ma chi vorrà prendere il suo posto nel governare una squadra fatta a costo zero e con una situazione di classifica già così pensante? Massimo Oddo, Davide Ballardini, Beppe Ianchini o Edy Reja saranno disposti a correre un rischio simile?

E’ chiaro che anche Pecchia sente attorno a sè una fiducia a tempo, ma cerca di non darlo a vedere e di infondere nei suoi giocatori una tranquillità che però non c’è. Un solo gol segnato, 14 reti subite, e 2 punti sono un bottino che non fa certo ben sperare per il futuro del tecnico.