2013
Gol e spettacolo, la Spagna tramortisce l’Uruguay
A segno Fabregas e Soldado, la punizione di Suarez non basta
CONFEDERATIONS CUP 2013 SPAGNA URUGUAY – Una Spagna particolarmente convincente, pur con alcuni rincalzi in campo al posto di alcuni elementi di primo piano (basti pensare a Torres o Silva), abbatte l’Uruguay con un 2-1 che appare decisamente bugiardo, vista la mole di gioco prodotta dagli uomini guidati da del Bosque, i quali lanciano un chiaro messaggio alle altre favorite per la vittoria di questa competizione.
PRIMO TEMPO – Per il primo vero pericolo non bisogna aspettare più di tanto, visto che dopo dieci minuti le Furie Rosse sfiorano il gol con Fabregas, abile nello smarcarsi al limite dell’area ma sfortunato nel colpire il palo. Gli uomini di del Bosque dominano nella prima parte di gara, sei minuti dopo la chance per il catalano arriva il tentativo del suo compatriota e compagno di squadra Iniesta, che impegna Muslera a una parata in due tempi, prima che arrivi il gol meritatissimo degli iberici: corner respinto dalla difesa della Celeste, Pedro calcia al volo e trova la deviazione favorevole di Lugano, che spiazza il proprio portiere. Gli spagnoli non si fermano, anzi sfiorano il raddoppio al minuto 26 con una velenosa punizione di Xavi, che sfiora il palo, mentre un paio di minuti dopo, sempre su calcio piazzato, arriva la prima chance per i sudamericani, con Suarez che innesca Cavani, il cui colpo di testa è solo abbozzato, e quindi facile preda di Casillas. La genialità e la precisione dei tocchi in verticale della Spagna si vede, in maniera netta, nell’azione che porta al raddoppio: Fabregas per Soldado, che parte in linea con i difensori e non deve fare altro che calciare per battere Muslera. Un gol che addormenta definitivamente la partita, tanto che sono gli spagnoli ad andare ancora vicini al gol, con l’ex portiere della Lazio che sventa d’istinto un tocco ravvicinato di Pique, sugli sviluppi di un corner.
SECONDO TEMPO – Si riparte con il laziale Gonzalez al posto dell’ex bolognese Ramirez, e l’Uruguay sembra scendere in campo con maggiore coraggio e intraprendenza, ma il primo tiro è spagnolo e porta la firma di Fabregas, che costringe Muslera al tuffo. Poi Iniesta scherza i difensori uruguaiani e calcia con il sinistro, sfiorando il palo alla sinistra di un immobile numero 1 uruguaiano. Gli iberici badano soprattutto a far girare la palla, con una melina talvolta fastidiosa anche nella metà capo avversaria, mentre a venti minuti dalla fine Tabarez si gioca il tutto per tutto, inserendo Forlan e Lodeiro al posto dei due mediani Gargano e Perez. L’ex interista prova a entrare in partita con un calcio di punizione a 73′, che però finisce in curva, mentre un minuto dopo ci prova anche Rodriguez, il cui sinistro risulta sbilenco. L’Uruguay non si arrende e trova il gol che accorcia le distanze, a tre minuti dalla fine: grandissima punizione di Suarez, che scavalca la barriera e batte Casillas, per il gol che riapre le speranze della Celeste. Tuttavia, non c’è più tempo per il tentativo di rimonta dei sudamericani.
Tabellino:
SPAGNA – URUGUAY 2-1
Marcatori: 20′ Pedro, 31′ Soldado, 87′ Suarez
SPAGNA (4-3-3): Casillas; Arbeloa, Sergio Ramos, Pique, Jordi Alba; Xavi (76′ Javi Martinez), Busquets, Fabregas (64′ Cazorla); Pedro (81′ Mata), Soldado, Iniesta. Allenatore Vicente del Bosque.
URUGUAY (4-4-2): Muslera; Caceres, Godin, Lugano, Maxi Pereira; Ramirez (46′ Gonzalez), Gargano (63′ Lodeiro), Perez (69′ Forlan), Rodriguez; Cavani, Suarez. Allenatore Oscar Tabarez.
Arbitro: Nishimura (Giappone).
Ammoniti: Cavani, Pique, Lugano, Arbeloa