Guidolin: «L'Inter sarà l'anti-Juve ma occhio al Milan se prende Higuain» - Calcio News 24
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Guidolin: «L’Inter sarà l’anti-Juve ma occhio al Milan se prende Higuain»

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francesco guidolin, udinese

L’ex allenatore dell’Udinese Guidolin fa il punto sulla Serie A: «La Juve è sopra a tutte ma il calcio sa essere imprevedibile»

Francesco Guidolin non allena da quasi due anni, ma la voglia di sedersi nuovamente su una panchina è tanta. La cosa fa impressione, perché parliamo di uno dei tecnici più bravi e preparati. Guidolin «disoccupato» sembra una distorsione del sistema calcio italiano. Lui afferma che: «In questi mesi ho ricevuto diverse proposte e le ho declinate non per altezzosità, ma perché cerco un progetto serio. Ho voglia di rimettermi in pista. Per dire, mi sarebbe piaciuto allenare la Polonia, perché ho sempre ammirato il calcio polacco (ma Boniek ha scelto il semi-sconosciuto Jerzy Brzeczek, ndr). Ho 62 anni, mi sento giovane più che mai. Mi piacerebbe fare qualcosa che non ho mai fatto, per esempio il c.t. di una nazionale. Non è vero, come mi capita di sentire in giro, che non desidero più allenare, anzi». A Guidolin viene chiesto anche un punto sul Mondiale terminato quasi un mese fa: «Guardando Russia 2018 mi sono rafforzato nella convinzione che il calcio debba cambiare qualcosa da qui a dieci anni. Se resterà così com’è, diventerà uno sport noioso, attendista. Le squadre hanno imparato a occupare il campo in maniera perfetta. Ho visto partite spente, noiose, dominate dalla voglia di non prendere gol».

Poi il focus sulla Serie A, dove l’ex allenatore dell’Udinese vede nell’Inter la principale antagonista della Juventus: «In Italia la Juve è davanti a tutti da anni e oggi con Ronaldo si è messa alla pari dei top club d’Europa, ma il calcio rimane uno sport ad alta imprevedibilità. In Serie A la Juve dovrà dimostrare l’enorme superiorità una volta di più sul campo. Ha acquistato il miglior giocatore al mondo, la logica dice vittoria assicurata, però. L’Inter, a patto che la squadra segua Spalletti. L’Inter partiva da un ottimo livello e si è migliorata con De Vrij e Nainggolan. In più ha preso un giocatore che io vorrei ovunque, ossia Asamoah. Con me giocava mezzala e copriva le incursioni di Armero, l’esterno sinistro che non tornava. “Asa” alla Juve è traslocato in fascia: sa fare tutto, è un acquisto importante». 

Su Milan e Napoli: «Il Napoli passa da Sarri, che ha fatto cose straordinarie, ad Ancelotti, l’allenatore che ha vinto di più: Carlo farà bene. La Roma ha venduto Alisson, fortissimo, ma a quelle cifre non poteva rinunciare all’affare. Se Olsen sarà all’altezza, molto potrà essere. Il Milan invece è in costruzione, con Higuain farebbe un grosso salto. Mi fa piacere che il nuovo presidente sia Paolo Scaroni. Insieme a Vicenza abbiamo vinto la Coppa Italia del 1997, ricordi belli». Chiusura dedicata alla Nazionale: «Sono ottimista, Mancini è un bravo condottiero. Dobbiamo ripartire dal basso, con umiltà. Abbiamo ragazzi interessanti: Caldara, Rugani, Pellegrini, Politano. Ci manca la stella, non produciamo più fuoriclasse. Perché? Non lo so, sarà un momento così»