Hellas Verona, Setti: «Porterò questa squadra in Europa League» - Calcio News 24
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2013

Hellas Verona, Setti: «Porterò questa squadra in Europa League»

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mauriziosetti ifa

Il patron del club veneto tra progetti, ambizioni e sogni.

CALCIOMERCATO HELLAS VERONA SETTI – Non mancano le novità in casa Hellas Verona, dove è stata accolta la Nike, nuovo sponsor, e dove tira aria di trasloco, dato che presto la sede verrà spostata. Intervistato da La Gazzetta dello Sport, il patron del club, Maurizio Setti, ha dichiarato: «Mi piacerebbe dare al Verona una mentalità d’impresa: l’accordo con Nike è un primo passo e ci darà riconoscibilità nel mondo, non solo in Serie A. Io non sono un avventuriero o lo sceicco con 200-300 milioni da buttare ma garantisco serietà e nel medio-lungo periodo il sogno sportivo è l’Europa League: sì, vorrei riportare il Verona in Europa. Già alcuni anni fa il conte Arvedi mi offrì l’acquisto del club, all’epoca non mi sentivo pronto ma avevo capito che l’Hellas e la città sono una cosa sola. Il Bologna? Per me è una parentesi chiusa, lì era impossibile fare calcio. Volpi non ha nulla a che fare con il Verona: io sono il titolare del cento per cento delle azioni. Con Volpi c’è un legame di amicizia che dura da anni e come me si è fatto da solo: io facevo il magazziniere, lui il rappresentante. Tutti i club “parcheggiano” reciprocamente i giocatori: noi lo faremo anche con lo Spezia. Ho anche pensato a una squadra satellite all’estero come ha fatto l’Udinese, ma voglio valutare bene».

A proposito di ambizioni, progetti e futuro, Setti ha chiarito: «La priorità è realizzare un centro tecnico sportivo tutto nostro in modo da tirare su in casa i futuri campioni. Bisogna consolidarsi, dare continuità al ritorno in A senza passi affrettati: dire che ho preso il Verona per vincere il campionato sarebbe una presa in giro, c’è troppo gap tra big e medio-grandi nella ripartizione dei diritti tv e allora occorre trovare altre vie per ridurre le distanze. La rivalità col Chievo? Due realtà troppo diverse per importanza e passione: non c’è paragone. Penso ai 25 mila della gara promozione con l’Empoli: ecco, vorrei 20 mila abbonati, sarebbe un bel segnale. Mandorlini in passato a Verona si è fatto carico di pressioni che andavano al di là dei suoi compiti. Ora c’è una società ben strutturata e lui può dedicarsi solo ad allenare. E’ bravo, quindi è giusto andare avanti con lui».

Infine, sul calciomercato il numero 1 dell’Hellas Verona ha spiegato: «Massima attenzione ai bilanci ma spenderemo perché se l’obiettivo è la salvezza non la voglio all’ultima giornata. Il d.s. Sogliano è in Brasile: dobbiamo aumentare qualità e centimetri. Jorginho? C’è il Milan ma non abbiamo chiuso e vogliamo tenerlo ancora per un anno. Il rinnovo di Cacia? In B fa la differenza, ora deve farla in A e parleremo del suo rinnovo. Un calciatore che vorrei regalare al Verona? Matri è il prototipo del giocatore che vorrei. Bradley? Mi piace tanto… (sorride)».