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Inter, Van der Meyde: «Un errore mandare via De Boer»

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L’ex calciatore olandese, nerazzurro per un paio di stagioni, ha commentato la situazione di crisi della sua ex squadra non risparmiando critiche alla nuova dirigenza

Sono passati circa 13 anni da quando Andy Van Der Meyde incantava il pubblico dell’Amsterdam ArenA con spunti sulla fascia e tiri imprendibili. Nel 2003 l’Inter lo portò a Milano ma il biennio in nerazzurro fu da dimenticare: poco più di 50 presenze e soli 4 goal (tra cui quello bellissimo segnato all’Arsenal ad Highbury ndr). Era l’Inter di Farinos, Sorondo e Gamarra., non esattamente una delle più vincenti, e che in termini di confusione somiglia molto a quella attuale. L’ex ala olandese è stata intervista dai microfoni di SportMediaset sulle vicende odierne dei nerazzurri.

UN ERRORE CACCIARE DE BOER – Van der Meyde subito dopo l’esonero di De Boer ha twittato “Non si deve cambiare il coach, ma il consiglio. Forza Inter”. Parole che danno l’idea di come la pensi sulla cacciata del suo connazionale, definita “una scelta senza senso”. L’ex nerazzurro è stato molto critico con la dirigenza della sua vecchia squadra sostenendo che se proprio vi sia qualcosa da cambiare non è certo l’allenatore, bensì la società, poiché quella attuale appare in totale confusione. I risultati per De Boer non sono arrivati ma secondo l’ex ala la colpa non è sua, poiché nessuno è riuscito a far meglio nei passati sei anni. Non poteva di certo riuscirci da subito un tecnico arrivato soltanto nel mese di agosto (altra scelta per cui non lesina critiche alla dirigenza). Andy rincara la dose aggiungendo che secondo lui in questa situazione “neanche Mourinho otterrebbe buon risultati e finirebbe col fare la fine di tutti”.

CONFUSIONE AI PIANI ALTI E NELLO SPOGLIATOIO –
L’olandese, pur avendo trascorso soltanto due stagioni all’ombra della Madonnina, conosce bene lo spogliatoio interista ed ha la sensazione che le cose non siano cambiate moltissimo dai tempi in cui Cuper nel 2003, al primo giorno di allenamento, gli chiese chi fosse poiché era stato scelto da Branca e non da lui. Per Van der Meyde l’Inter, allora come oggi, necessita di una dirigenza importante e di un tecnico che debba pensare solo al campo. L’ex esterno oranje non può nascondere la sua incredulità sentendo il nome di Hiddink accostato all’Inter («ma come passano da un olandese a un altro?!»). Secondo Andy, però non è tutto da buttare visto che i calciatori a disposizione dello staff nerazzurro sono di qualità: ci vorrebbero innesti di personalità che possano dare calma all’ambiente.  Van der Meyde ha indicato anche quelli che secondo lui sono i migliori prospetti in Eredivisie, riconosciuti in Bazoer e El Ghazi, paragonando quest’ultimo a sé stesso,