Inzaghi: «Milan, non accontentarti!» - Calcio News 24
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2015

Inzaghi: «Milan, non accontentarti!»

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L’allenatore del Milan: «Berlusconi e Galliani amano il club, torneremo grandi»

Filippo Inzaghi, allenatore del Milan, si è lasciato andare a qualche ricordo di quando era giocatore: «Lo stadio di Atene è quello che mi ha dato di più, anche se a San Siro mi sono tolto tantissime soddisfazione. Anche a Yokohama mi sono tolto qualche sfizio visto che ci segnai una doppietta». In seguito sempre Inzaghi ha analizzato il momento del Diavolo e anche il cammino fino a fine campionato.

FRATELLI – Inzaghi ha continuato: «Esordire a San Siro come allenatore è stata un’emozione diversa, fu per fortuna una bella partita e una grande sensazione. Fare l’allenatore è un mestiere bello e difficile ma gratificante. Mi aspetto di gratificare i tifosi che hanno sofferto molto e si meritano un finale degno. Simone Inzaghi? Sta facendo bene con la Lazio Primavera, avrà il derby in finale di coppa e si sta togliendo soddisfazioni, può diventare un grandissimo allenatore, gli auguro di allenare la Lazio fra qualche anno».

TIFO – A Sky Inzaghi ha aggiunto: «I tifosi del Milan sono stati sempre vicini alla squadra. E’ un’annata particolare, è difficile accettare un Milan che non lotta per lo Scudetto ma con questa presidenza possiamo tornare grandi perché è gente che ama il club. Con Berlusconi mi sento spesso la sera. Non è ancora tornato il sereno del tutto, non possiamo accontentarci, sappiamo che al primo passo falso possiamo perdere ancora terreno. Sono contento di come giocano i giocatori. Domenica con la Sampdoria sarà un banco di prova importante e serve lo stesso spirito di Firenze, dobbiamo essere il Milan e comandare il gioco».

JEREMY – Sempre Inzaghi ha detto: «Non voglio prendermi meriti su Menez, è stato bravo a mettersi a disposizione, ha fatto bene da centravanti e ugualmente da punta esterna. Va dato merito a Berlusconi e Galliani che hanno investito su di lui nonostante venisse da una stagione difficile. Adesso sta a lui non fermarsi, deve diventare ancora più decisivo e vincere la classifica dei capocannonieri per il bene suo e del Milan».