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2015

Juventus – Real Madrid: la storia non ha leggi

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tevez ronaldo

Verso la semifinale di Champions League: Juventus, puoi ripeterti

In astronomia quando due astri hanno la stessa longitudine o la stessa ascensione retta si parla di congiunzione astrale, nel calcio, invece,  quando undici giocatori mettono in campo la partita perfetta si parla di congiunzione stellare. Quest’ultimo è un fenomeno più raro, ma non meno affascinante: l’ultimo in Italia a tinte bianconere è stato registrato nel 2003, quando David Trezeguet, Alessandro Del Piero, Gianluigi Buffon e Pavel Nedved guidarono la Juventus al successo contro il Real Madrid e verso la finale di Champions League. Il gol di Marcelo Zalayeta nel 2005 a quattro minuti dalla fine dei tempi supplementari è un’altra gioia che la Juventus ha saputo conquistare contro il Real Madrid, ma in ballo non c’era una finale di Champions League, bensì il passaggio ai quarti di finale.

GALATTICI – Il contesto, le prospettive e gli scenari, però, sono cambiati negli ultimi dodici anni: il Real Madrid si presenta all’appuntamento da Campione in carica. Soprannominati “galacticos”, i giocatori di Carlo Ancelotti onorano al meglio l’appellativo: tra i pali vantano la leggenda spagnola Iker Casillas, in difesa il “bomber” Sergio Ramos (con le sue reti nella semifinale e nella finale della scorsa edizione ha contribuito alla conquista della Decima), a centrocampo il Campione del Mondo Toni Kroos e la classe di Luka Modric, in attacco… c’è l’imbarazzo della scelta con James Rodriguez, Gareth Bale, Karim Benzema e il Pallone d’Oro Cristiano Ronaldo, che ha superato il record di gol nelle competizioni Uefa per club, finora detenuto da Raul.

“FATTORE CASALINGO” – Juventus e Real Madrid si sono affrontate in Champions League 16 volte e il pareggio è arrivato solo in un’occasione: sono, infatti, 7 i successi dei bianconeri e 8 quelli dei blancos. L’incrocio più recente risale alla passata stagione con la vittoria del Real Madrid al Santiago Bernabeu e il pareggio della Juventus allo Stadium. Tra le due squadre a far la differenza è sempre stato il “fattore casalingo”: a Torino, infatti, la Juventus ha raccolto 5 vittorie, 1 pareggio e 1 sconfitta, mentre il Real a Madrid ha collezionato 5 successi e 2 ko. Inoltre, si tratta dell’undicesima semifinale per la Juventus, che almeno grazie alle statistiche può essere fiduciosa: in tal caso il bilancio è di  7 vittorie e 3 sconfitte. Imbattuta in casa in Europa da 12 partite, la Juventus ha perso solo una partita delle 17 europee disputate allo Juventus Stadium: le vittorie sono 10, i pareggi 6 e, appunto, un solo “scivolone” (quello nel 2013 con il Bayern Monaco). Il Real Madrid, che in panchina vanta il primo allenatore ad aver vinto la Champions League quattro volte, ha un bilancio risicatamente positivo di semifinali vinte: sono 13, infatti, i successi contro 12 sconfitte. Certo, non subiscono gol fuori casa in questa competizione da 444 minuti, ma in Italia non hanno mai fato gite di piacere, almeno a livello sportivo: nel Belpaese non vincono da sette partite, cioè dal tris rifilato alla Roma nella fase a gironi della stagione 2004/05; il bilancio complessivo fuori casa contro le squadre italiane è, infatti, di 4 vittorie, 8 pareggi e 17 sconfitte.

PERCHE’ CREDERCI – Galattici sì, ma non imbattibili: il percorso europeo in questa edizione del Real Madrid non è stato privo di ostacoli e di passi falsi. Dopo aver dominato nella fase a gironi contro Basilea, Liverpool e Ludogorets, la “truppa” di Carlo Ancelotti ha faticato nel match di ritorno degli ottavi di finale contro lo Schalke 04: il 4-3 subito in casa per loro fortuna non ha compresso il loro cammino per il 2-0 conquistato in Germania. Ai quarti di finale, poi, c’è voluto solo all’87’ il guizzo di Javier Hernandez su assist di Cristiano Ronaldo per superare nel doppio confronto l’Atletico Madrid. Uno che di successi in Champions League se ne intende di recente ha sentenziato: «Servono tre cose per arrivare fino in fondo: squadra, fortuna e forma». Il Real Madrid sulla carta può vantare il primo ingrediente, ma la Juventus potrebbe spuntarla con gli ultimi due, perché, pur non potendo contare all’andata su Paul Pogba (che al ritorno non dovrebbe essere comunque al 100%), avendo ormai archiviato il discorso scudetto, può dedicarsi a pieno alla doppia sfida di Champions League, mentre il Real Madrid è ancora all’inseguimento del Barcellona in Liga (con dispendio di energie fisiche e mentali) e deve rodare Gareth Bale, oltre a sperare nel recupero di Karim Benzema e Luka Modric.

INCROCI CURIOSI – Facile ricordare l’esperienza di Carlo Ancelotti alla guida della Juventus dal 1991 al 2001 o il passato bianconero di Zinedine Zidane e quello madrileno di Alvaro Morata, ma ci sono incroci ancor più curiosi: Patrice Evra, Carlos Tevez e Cristiano Ronaldo, ad esempio, sono stati compagni di squadra nel Manchester United e insieme nel 2008 hanno alzato al cielo proprio la Champions League; Paul Pogba e Raphael Varane hanno debuttato insieme con la Francia nella partita in cui ha giocato anche Karim Benzema. A proposito di nazionali, Iker Casillas, Alvaro Arbeloa, Sergio Ramos e Fernando Llorente hanno festeggiato insieme i Mondiali 2010, mentre Casillas, Ramos e Arbeloa hanno gioito per la vittoria degli Europei 2012 ai danni dell’Italia nella quale figuravano i bianconeri Gianluigi Buffon, Leonardo Bonucci, Andrea Barzagli, Giorgio Chiellini, Claudio Marchisio e Andrea Pirlo (e Angelo Ogbonna, che non giocò).