La Juventus scopre Emre Can: corsa, intensità, strappi e visione di gioco
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La Juventus scopre Emre Can: corsa, intensità, strappi e visione di gioco

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Emre Can parte per la prima volta titolare con la maglia della Juventus e mette in mostra le sue armi migliori, fornendo l’assist a Cristiano Ronaldo

A far notizia non è stata solamente la doppietta di Ronaldo contro il Sassuolo all’Allianz Stadium, ma anche la prestazione di Emre Can, messo in campo titolare per la prima volta. Il centrocampista tedesco, classe ’94, infatti è stato schierato da Allegri davanti alla difesa, posizione solitamente ricoperta da Pjanic, che in vista dell’impegno di Champions League con il Valencia è stato tenuto a riposo. Come di consueto, il tecnico bianconero non lancia subito nella mischia i nuovi arrivati dal mercato, anzi li dosa sapientemente, soprattutto se arrivano da un campionato diverso. L’anno scorso è toccato a Douglas Costa, che arrivava dal Bayern Monaco, e, dopo i primi mesi juventini di ambientamento, ha letteralmente iniziato a volare in fascia, sfornando assist a ripetizione.

Strappi, corsa e intensità: le armi migliori di Emre Can

A Emre Can, ovviamente, non verrà chiesto chissà quale apporto offensivo, ma chi ben comincia è a metà dell’opera. Così il 24enne, ex Liverpool, ha pensato bene di entrare di diritto nella cronaca della partita con il Sassuolo, fornendo l’assist per il secondo gol in maglia bianconera di Cr7. Nell’occasione Emre Can ha mostrato alcune delle sue armi migliori, come la corsa, l’intensità e lo strappo in avanti: dopo il passaggio di Douglas Costa, infatti, è proprio il mediano tedesco a portare palla fino al momento del tocco decisivo verso Ronaldo. Da lui, in ogni caso, qualche gol i tifosi juventini se lo aspettano: con i Reds, in Premier League, ha infatti segnato 10 reti in 115 presenze. Già contro il Sassuolo, il numero 23 bianconero ci ha provato, tirando due volte da fuori: in un caso la palla non è nemmeno uscita di molto.

Emre Can-Pjanic: Allegri studia la convivenza tra i due

Emre Can è comunque un mediano e ciò che si aspetta Allegri dal suo nuovo centrocampista sono soprattutto le chiusure e i contrasti sugli avversari. Nel match con il Sassuolo, finché la condizione fisica glielo ha consentito, è sempre stato attento, mettendo una pezza sui contropiedi degli ospiti. Visti i discreti piedi e la visione di gioco, inoltre, è stato in grado di dirigere il gioco, facendosi trovare a disposizione dei propri compagni. In futuro Allegri avrà diverse opzioni per sfruttare al meglio le caratteristiche dei suoi giocatori: con Emre Can mediano, il tecnico bianconero potrebbe inserire Pjanic come mezzala di qualità, oppure invertire le posizioni, con il tedesco a garantire più corsa e inserimenti. Contro il Valencia in Champions, tuttavia, difficilmente vedremo uno di questi esperimenti ed Emre Can partirà dalla panchina, ma il suo ambientamento alla Serie A e ai dettami di Allegri procede spedito.