Lione in Ligue 2, Textor lascia: «La proprietà non ha problemi economici, ho sbagliato io»
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Lione in Ligue 2, Textor lascia: «La proprietà non ha problemi economici, ho sbagliato io»

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John Textor, presidente del Lione, lascia il suo ruolo all’interno del club dopo la retrocessione per debiti

John Textor getta la spugna: l’Olympique Lione resta senza guida nel momento più delicato. A quattro giorni dalla retrocessione amministrativa in Ligue 2 imposta dalla DNCG, l’imprenditore americano ha annunciato il suo passo indietro. Nessun tono battagliero, nessuna promessa di battaglie legali: solo un’ammissione di colpa e la decisione di delegare ad altri la gestione del caso.

Intervistato da TV Globo durante il Mondiale per Club, Textor ha dichiarato: «Passerò molto più tempo a occuparmi di Eagle Football nel suo complesso, tornando più spesso in Brasile, al Botafogo». È il primo segnale di un disimpegno ormai concreto: il presidente di Eagle Football, che controlla anche il Lione, prende atto del fallimento della sua avventura francese.

«Ho degli ottimi soci in Eagle Football. A loro il compito di risolvere problemi che io, onestamente, non sono stato in grado di gestire in Francia», ha aggiunto. A prendere il suo posto nella gestione dei rapporti con la DNCG potrebbe essere Michael Gerlinger, attuale direttore del calcio di Eagle.

Textor ha però provato a rassicurare i tifosi, sottolineando che la situazione economica resta solida: «Abbiamo appena venduto il Crystal Palace. Non abbiamo problemi finanziari, anzi: non abbiamo mai avuto così tanta liquidità. E investiremo ancora».

Il vero nodo, ammette, è stato l’impatto con la realtà francese: «Non sono stato bravo con la politica in Francia, è evidente. Il processo di adattamento al sistema, per me come investitore americano, è sempre stato strano».

Una presa d’atto: John Textor riconosce i suoi errori e lascia campo ad altri, mentre l’OL affronta uno dei momenti più drammatici della sua storia recente.

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