Liverpool Milan, Aquilani: «Anfield pesante, ma i rossoneri sono abituati»
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Liverpool Milan, Aquilani: «Anfield pesante, ma i rossoneri sono abituati»

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Alberto Aquilani ha concesso una lunga intervista soffermandosi sul Milan. Le parole dell’ex centrocampista in vista del Liverpool

Alberto Aquilani, ex centrocampista del Milan, ha concesso una lunga intervista a Tuttosport. L’allenatore della Primavera della Fiorentina si è soffermato su diversi temi, tra cui la sfida con il Liverpool, il lavoro della società, Ibrahimovic e Tonali.

LA SFIDA AL LIVERPOOL – «Il Milan è storicamente abituato a questo tipo di palcoscenici ed è un bene che i rossoneri siano tornati. Anfield è uno stadio pesante, impegnativo, che con la gente ti dà una carica pazzesca. Inoltre giochi con una squadra molto forte e sarà una gara complicata, ma il Milan sta facendo molto bene e spero che faccia una grande gara».

IL LAVORO DELLA SOCIETÀ – «Secondo me i rossoneri sono la squadra che sta lavorando meglio di tutti. A livello societario sta tornando quello che era, si prende il rischio di certe decisioni e ha preso giovani forti. Ha tenuto e inserito giocatori esperti, ma di grande livello come Giroud, oltre alle conferme di due elementi fondamentali come Ibrahimovic e Kjaer che hanno portato esperienza nello spogliatoio. Stanno facendo un ottimo lavoro e questo si ripercuote in campo. Pioli sta lavorando ottimamente, ma è tutto il Milan che sta facendo grandi cose per tornare grande».

INFORTUNIO IBRAHIMOVIC – «È ovvio che perdere un giocatore come Ibrahimovic sia sempre un problema. Dispiace, però credo che il Milan sia organizzato e attrezzato per sopperire alla sua assenza. Zlatan è comunque un giocatore ancora decisivo e averlo o no fa la differenza. Ibra si infortunò anche nella rifinitura della sfida contro il Barcellona nel settembre 2011. In quell’occasione gli altri giocatori si presero delle responsabilità in più e conquistammo un pareggio grazie a una rete di Thiago Silva. Un bel ricordo per me».

CARATTERE – «Vedo una squadra organizzata, dove tutti sanno e fanno bene quello che chiede l’allenatore. E questo è fondamentale per trovare il famoso equilibrio mentale che non ti fa né esaltare troppo né cadere nello sconforto se le cose non vanno bene. La cosa che mi rimane impressa è che loro sono squadra, sempre. Inoltre ha tre-quattro giocatori che fanno la differenza. Non è un caso che stiano migliorando anno dopo anno».

SU TONALI – «Sandro era già uno del quale si diceva un gran bene a Brescia. Sono stati bravi a dargli fiducia, a non buttarlo via e a credere in lui dopo un anno di adattamento. Passare dal Brescia al Milan non è facile, specialmente se hai già delle pressioni addosso. Ha personalità, sta bene ed è in fiducia: giocare ad Anfield sarà importante perché si dovrà abituare a questo livello».

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