Lodi: «Parma città troppo rispettosa»

Il centrocampista: «Ghirardi altrove non l’avrebbe passata liscia»

«Calcisticamente sono cresciuto ad Empoli: mi hanno preso a undici anni e ci sono rimasto fino ai 20. Sono stato contento di ritrovare tanti amici». Francesco Lodi, intervistato dai microfoni di ‘Sky Sport’, ha ripercorso brevemente le tappe più importanti della sua carriera. Partendo proprio dall’Empoli, la squadra che lo ha lanciato nel grande calcio e che lui, domenica, ha punito con uno dei rarissimi gol di destro.

DIFFICOLTA’ – «Quando sono arrivato a Parma – prosegue Lodi – non sapevo che la situazione fosse questa. Ero a conoscenza di una mancanza di liquidità, ma non fino a questo punto. Sarei potuto restare a Catania o andare altrove, ma mi sono fidato di Leonardi, che mi chiamava un giorno si e l’altro pure, e con cui avevo già lavorato ad Empoli. Mi ha chiesto di rinunciare all’ingaggio che avevo e per un anno ho dato la mia disponibilità. Con il passare del tempo, però, ho visto che facevamo fatica anche a comprare l’acqua. Ho molta rabbia addosso, non per noi ma per tutti i ragazzi che lavorano per il club e che non hanno nemmeno 50 euro per fare la benzina perché non ricevono soldi da due anni. La città è bella, vivibile e rispettosa: Ghirardi in un’altra città non avrebbe potuto comportarsi così. Con la mia famiglia ho deciso di restare qui».