2015
Napoli, Benitez: «Ritiro non sempre utile»
Il tecnico dei partenopei ha presentato la gara col Wolfsburg
«Bisogna analizzare quante doppiette ha fatto Hamsik, e con quanti allenatori ne ha fatte di più. Dall’inizio a oggi, gli abbiamo detto che ha libertà in campo, ha tanta qualità: a volte va meglio, a volte no. L’infortunio subito è stato importante ma lui ha dimostrato la sua qualità e la sua voglia di fare». Si apre così la conferenza di Rafa Benitez, con una risposta da parte del tecnico del Napoli alle dichiarazioni di Marek Hamsik, arrivate qualche minuto prima. Successivamente lo spagnolo ha prosegutio, parlando del ritiro della squadra.
IL RITIRO – «Sono della stessa idea che avevo prima: l’anno scorso la squadra vinceva, giocava in maniera fantastica, senza ritiro, non ne avevamo bisogno. Il Barcellona ieri, nei quarti, la squadra è arrivata in campo alle 19.15, noi siamo andati in ritiro e abbiamo fatto bene, ma questo non significa che la gara con la Lazio è andata male perchè non siamo andato in ritiro. Dalla Fiorentina in poi è andata meglio. Il ritiro non fa male prima di una partita, si è fatto sempre prima di una gara in trasferta, ma nella mia esperienza, so che i giocatori hanno bisogno di vedere la famiglia. I giocatori si conoscono tutti, e per me devono avere la testa pronta, mentre dopo qualche giorno la testa non è pronta, perchè pensano alla famiglia. Per me il ritiro è perfetto, comunque, perchè sono qua con loro. Detto questo, ieri ho avuto un confronto con il presidente, e devo dire a tutti i tifosi che devono ringraziare Riccardo Bigon, perchè ha fatto un grandissimo lavoro ieri per mettere a tutti sulla strada per arrivare all’obiettivo. Tutti vogliamo vincere».
FUTURO – Benitez prosegue parlando anche del suo futuro: «Dopo la gara di Wolfsburg, dopo la mia conferenza, il presidente mi ha inviato dei messaggi, e io ho risposto. Dopo la partita di Cagliari dovevamo fare una riunione per parlare del business-plan, ma eravamo entrambi impegnati e abbiamo spostato la riunione di qualche giorno. Non ho ancora visto il piano del Napoli, e non ho detto niente neanche al Manchester City. Sono qui, un professionista che aspetta il meglio. L’ho fatto anche col Chelsea, quando sapevo già tre mesi prima che sarebbe arrivato un altro tecnico: abbiamo vinto l’Europa League e siamo arrivati terzi in campionato. Lo faccio anche qui, provo a gestire i ragazzi nella maniera che conosco, e credo che il talento si sfrutta al massimo con la fiducia. I ragazzi sono professionisti, e hanno almeno la mia fiducia, solo così possono dare il massimo. Percentuale che resti? Si deve fare un incontro. Adesso la cosa importante è concentrarsi sui risultatti. Adesso c’è il Wolfsburg, una gara importante, e poi la Sampdoria. Uno dei miei messaggi è stare spalla a spalla tutti uniti. L’ultima gara è contro la Lazio: se noi adesso riduciamo la differenza con loro a tre punti, ci possiamo giocare il terzo posto. Tutti devono capire che si deve lavorare insieme con tranquillità. Anche l’Europa League porta soldi per l’investimento. E’ fondamentale concentrarsi sul lavoro».
ANCORA – Benitez poi chiude così: «Sono un professionista, e credo di averlo dimostrato in tanti anni. Quando ho vinto qualcosa, è stato perchè avevo idea di come farlo. Per questo dico che vincere domani col Wolfsburg è fondamentale, per avere la possibilità di arrivare in finale, e vincerla. Ma penso anche al campionato: ho detto tante volte che la squadra è fisicamente forte. Con la Lazio avremmo meritato di vincerla, si poteva parlare di una finale di Coppa, ma non è così, però noi continuiamo a guardare avanti».