Parma, Donadoni: «Mi auguro si rispetti la parola data» - Calcio News 24
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2015

Parma, Donadoni: «Mi auguro si rispetti la parola data»

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Il tecnico: «Si parla sempre meno di curatela e di incentivo all’esodo»

La sconfitta dell’Olimpico contro la Lazio ha decretato la retrocessione aritmetica del Parma. Il campionato però continua, ci sono ancora cinque partite da giocare, e i ducali vogliono onorare al meglio la maglia, provando a chiudere la stagione con dignità. E’ questo il leit motiv della conferenza stampa di Donadoni prima della trasferta di Cagliari. Domani sera infatti il Parma sarà impegnato al Sant’Elia contro la formazione di Festa, ancora in lotta per non retrocedere. «Vogliamo provare a rendere ancor più dignitosa la stagione, in questo finale. Il Cagliari ragionerà come noi: è questo lo spirito, accompagnato con tutto ciò che è accaduto in settimana. Si parla sempre meno di curatela, di incentivi all’esodo e di debito sportivo. Tutte queste cose disturbano e condizionano il lavoro, e sono elementi che aiutano poco. Si parla di 20 milioni di incentivi all’esodo per i calciatori, tanti soldi non sono neanche mai passati da Parma. Sono anomalie importanti, cose che è difficile comprendere, e che portano a ragionamenti che privano di energia».

FUTURO – Donadoni ha proseguito: «C’è una serie di situazione che, da una parte ti fanno sperare che tutto finisca il prima possibile, e dall’altra ti fanno chiedere come finirà e quali soluzioni si troveranno. Non possiamo essere egoisti. Siamo curiosi, ma anche dispiaciuti per quello che può essere il futuro ancora incerto della società. Parlando delle istituzioni del calcio e dello sport, quando si è assunto un indirizzo preciso, l’attenzione è scemata. Mi auguro che non venga meno l’attenzione, e che le cose vengano poi gestite come in passato. Dobbiamo essere tutti coscienti del fatto che bisogna operare nel modo in cui abbiamo parlato. Per noi fa fede quanto fatto in campo. Le penalizzazioni non sono state un trauma, ma i punti sono stati ottenuti con sacrificio e abnegazione, quindi per noi conta farne il più possibile».

FORMAZIONE – Poi, sui singoli: «Come dico sempre, gioca chi merita e chi reputo abbia gli stimoli giusti per un finale di stagione all’altezza. Chi non sarà in queste condizioni lascerà spazio agli altri. In questi giorni abbiamo provato a recuperare qualcuno, anche se perdiamo altri calciatori, o per squalifica o per qualche problema, come Bajza, che soffre un fastidio al tendine rotuleo».