Pelè: «Potevo essere del Milan!» - Calcio News 24
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Pelè: «Potevo essere del Milan!»

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La clamorosa rivelazione di O’ Rey: «Dissi al Trap di giocare, era sempre attaccato»

Pelè, attualmente a Milano per presentare il film realizzato sulla sua vita, ha rilasciato alcune dichiarazioni parlando anche del presente e della prossima finale di San Siro tra Real e Atletico Madrid: «Sono due squadre molto forti. Ai miei tempi avevo avuto delle proposte dalla Spagna e avrei potuto venire a giocare anche nel Milan. San Siro? Devo dire che mi hanno fatto tante volte questa domanda, con la storia di Trapattoni che mi aveva fermato, impedendomi di giocare. Per me non è stata così importante, era un’amichevole, niente di memorabile. Trapattoni era un buon giocatore difensivo. Mi stava sempre attaccato e a un certo punto gli ho detto: “Vai a giocare!”». 

LE DICHIARAZIONI – Prosegue nella dissertazione sul calcio italiano ai microfoni de La Gazzetta dello Sport: «Ai miei tempi di Mazzola ce n’erano due, perché per tutti noi, in Brasile, Altafini era “Mazola”. Beh, Paolo Maldini è stato un grande. E anche Totti, molto bravo, credo che adesso sia il più conosciuto nel mondo. Il ricordo più bello della mia carriera? Nel 1970 in Messico, la finale del Mondiale, il 4-1 contro l’Italia. In Messico ero un giocatore completo, avevo esperienza, sapevo che sarebbe stato il mio ultimo Mondiale, ne ero cosciente e lo avevo pure dichiarato. Per la prima parte della mia carriera, però, il culmine è stata la Coppa del Mondo in Svezia, nel 1958. Ero matto, avevo 17 anni. Quando sono arrivato in Svezia, immaginavo che tutti ci conoscessero, ma nessuno in realtà sapeva chi fossimo. Ci confondevano con gli uruguaiani e con gli argentini. Prima del Mondiale non importavamo a nessuno. I giornalisti mi chiedevano: “Scusa Pelé, ma tu arrivi dall’Argentina o dall’Uruguay?”. Il Brasile in Europa non era conosciuto, né come Paese né come nazionale, non avevamo ancora vinto nulla».