Real Madrid, Mijatovic: «Tevez leader, la Juve non va sottovalutata» - Calcio News 24
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2015

Real Madrid, Mijatovic: «Tevez leader, la Juve non va sottovalutata»

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Il killer dei bianconeri nel 1998: «E non avevo nemmeno mai segnato in quella Champions…»

«In quella Champions non avevo mai segnato fino alla finale, quel giorno a pranzo i compagni mi pregavano: “Segna almeno oggi”!. E così segnai il gol più bello e importante della mia carriera, un gol con il Real, decisivo, e in una finale di Champions: anche sognarlo sarebbe stato troppo. Per il madridismo fu una data storica: non vincevano la coppa da 32 anni. La battuta che girava era: “L’ultima era in bianco e nero, stavolta la tv può mostrare una vittoria a colori”. Venivamo da un campionato anonimo e tutti quelli che si definivano esperti ci davano per sfavoriti: sapete come finì». A quasi diciassette anni di distanza, Predrag Mijatovic è tornato a parlare di quel Real Madrid – Juventus, nel quale segnò il gol decisivo per regalare la coppa alle Merengues, contro la Vecchia Signora dei vari Montero e Peruzzi.

ATTENZIONE – Oggi, però, è tutto diverso. Ad essere favorito, almeno sulla carta, è il Real: «Crederli sfavoriti – prosegue ai microfoni di Tuttosport – è sempre pericolosissimo. Una cosa mi è rimasta impressa di questa Juve: è una squadra che sa competere. L’ho vista tante volte in tv quest’anno, è affamata, tatticamente preparatissima, con giocatori che si aiutano, e soprattutto non ha nulla da perdere. Non ha la qualità sulla carta del Real ma ha armi come Pirlo e Tevez. Carlitos lo trattati quando era allo United, parlammo con loro. Poi il nostro presidente, Calderon, se ne andò e l’affare saltò per aria. Carlos ha tutto: gol, professionalità, voglia di mettersi a disposizione del gruppo. E’ un leader completo e sempre in agguato. Morata? Era uno dei ragazzi del nostro settore giovanile. Certo era molto considerato ma non da credere potesse già essere il titolare di una squadra importante come la Juve. Ogni volta lo vedo giocare meglio e per questo gli consiglio di rimanere».