Sassuolo, Dionisi: «Se avremo continuità saremo più offensivi»
Connettiti con noi

Hanno Detto

Sassuolo, Dionisi: «Se avremo continuità saremo più offensivi»

Pubblicato

su

Le parole di Alessio Dionisi in vista della partita del Sassuolo contro la Sampdoria: «L’ambizione è confermare quanto fatto lo scorso anno»

Alessio Dionisi, tecnico del Sassuolo, ha parlato in conferenza stampa. Di seguito le sue parole

RIPARTENZA – «Peccato per l’ultima settimana, se penso alle prime quindici partite, quando abbiamo peggiorato quanto di buono fatto in precedenza. Ora si riparte, recuperiamo tanti giocatori offensivi, avrò tanta scelta e questo la dice lunga: sono convinto che se riusciremo a trovare continuità riusciremo a essere ancora più offensivi. Dobbiamo esserlo».

TRAORÉ E BERARDI – «Traoré se sta bene è in campo. Non dico solo fisicamente: ha fatto i primi mesi dove fisicamente non stava bene e abbiamo provato a forzarlo, ma deve stare bene anche mentalmente. È giovane, deve ancora finire il suo percorso di maturazione e deve essere bravo a trovare la sua posizione. In questo momento lo stiamo provando più dentro il campo e giocherà lì, se giocherà. Si è sempre parlato del Sassuolo e di Berardi, perché è un giocatore che fa la differenza. Ma la forza deriva dalla squadra, poi il singolo la esalta. Che devo chiedere a Domenico? Di essere se stesso, come è sempre stato. Purtroppo è stato poco a disposizione per un infortunio, domani sarà in campo ed è importante per lui così come per tutto il Sassuolo».

FASE DIFENSIVA – «Non per venire meno alle responsabilità come allenatore, ma abbiamo lavorato molto sulla fase difensiva anche nella scorsa stagione. Molto… Abbiamo lavorato abbastanza: i risultati si vedevano in allenamento e non in partita, tanto dipende dalla volontà. L’allenatore deve essere bravo a stimolare anche la volontà dei giocatori, però tutto passa da quello: per me è un’ambizione confermare quanto fatto lo scorso anno. Se non è così per qualcuno è normale che tutto quello che si prova in allenamento poi in partita può non venire. Tanto passa da quello che si vuole: la volontà non sempre c’è stata e deve esserci in tutti, se vogliamo ambire a fare quello step in più».

SAMPDORIA – «Non mi piace credere a tutto quello che si dice. La Sampdoria è una squadra composta da giocatori bravi ed esperti, in alcuni casi anche più dei nostri. Al tempo stesso, oggi ha forse raggiunto la consapevolezza del suo obiettivo, che prima non era ben chiaro. Le partite prima di essere giocate sono molto equilibrate, basta anche analizzare le ultime gare della Sampdoria: con la Fiorentina ha preso gol su palla inattiva e negli ultimi minuti, con il Lecce ha preso gol a fine primo tempo e a partita finita. Poi non è che non valgono questi gol, però… Dobbiamo rispettarla e giocare per vincere».

MONDIALE – «A me è piaciuto. Parlo delle partite, non del contorno. Secondo me ha ricordato un po’ quando nel post Covid si giocava tanto, appena si abbassano i ritmi i giocatori con più qualità determinano. E non è un caso che in fondo siano arrivate le squadre con individualità più importanti».