Sporting Mihajlovic: la vicenda finisce al tas per licenziamento senza giusta causa
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Mihajlovic porta al TAS lo Sporting Lisbona per licenziamento senza giusta causa

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Sinisa ha raccontato dettagliatamente la triste vicenda con il club di Lisbona, aspettando il verdetto delle vie legali

L’avventura di Sinisa Mihajlovic allo Sporting Lisbona ha avuto breve durata. Una toccata e fuga, senza lasciare traccia del suo arrivo se non per l’acquisto di Emiliano Viviano, allenato dal tecnico serbo durante la sua esperienza doriana. Dopo lo scontro con i tifosi nel doppio confronto in Europa contro l’Atletico Madrid, nel club rivale da sempre del Benfica regna un clima pesante e un’organizzazione disordinata e approssimativa. Il licenziamento in tronco dell’allenatore ex Milan è una piccola dimostrazione di ciò, oltre all’esodo di più giocatori in estate dopo la rescissione contrattuale.

Ecco le parole di Sinisa oggi alla Gazzetta dello Sport: «A metà giugno mi sono recato a Lisbona per trattare con i dirigenti portoghesi il mio ingaggio e quello del mio staff. Il 18 giugno abbiamo sottoscritto un accordo di tre anni a partire dal 1 luglio. Il presidente Bruno de Carvalho, colui che mi aveva fortemente voluto, è stato allontanato dall’Assemblea dei Soci ed il 27 giugno il club mi ha sollevato dall’incarico, sostenendo che non avessi superato il periodo di prova previsto dai regolamenti portoghesi per i contratti tra società e allenatori. Ma questa motivazione è assolutamente infondata, visto che in quel momento il contratto non era neppure iniziato e io mi trovavo ancora in ferie in Sardegna. Per questo motivo, mi sono rivolto al TAS con il mio staff per ottenere il risarcimento. L’iter è iniziato».