2023
STATS – Manchester City, attenti a quei due: Haaland e Alvarez
Alla vigilia della gara con il Southampton, Pep Guardiola ha rassicurato circa le condizioni di Haaland. In ogni caso, nel suo attacco, c’è un certo Julian Alvarez, sul valore del quale siamo tutti edotti dopo Qatar 2022. Nell’ultima gara di Champions League, quella del famoso 7-0 sul Lipsia, il norvegese è stato in campo poco più di un’ora, il tempo necessario per mettere alle spalle del malcapitato portiere la bellezza di 5 palloni. Poi ha fatto posto proprio all’argentino. Cosa ci dicono i numeri maturati nella competizione riguardo alle loro caratteristiche? Andiamo a scoprire il FootRadar.
FASE DI POSSESSO – L’insieme disegnato da Alvarez contiene per intero quello di Haaland. Uno dei suoi massimi estimatori, Lele Adani, ne ha esaltato proprio l’eclettismo. Questa grafica sottolinea una partecipazione al gioco che invece il gigantesco compagno non ha bisogno di esercitare: il suo compito è ben altro. Solo nelle verticalizzazioni i due sono equivalenti.
FASE DIFENSIVA – Haaland prevale nei duelli difensivi. Il resto delle voci è interamente favorevole al sudamericano, compresa una determinazione che lo porta a fare un certo numero di falli e a ricevere qualche cartellino giallo.
FASE OFFENSIVA – Haaland è un esempio di concretezza senza eguali. Un autentico mostro, definizione di molti, anche se nessuno eguaglia il racconto del compagno di nazionale Joshua King: «A volte mi sembra strano, per certi versi è un piccolo mostro. Mangia come un orso, non ho mai visto nessun altro mangiare come e quanto lui». Quanto ad Alvarez, è di assoluta eccellenza il lavoro che fa per altri, come si evince dagli assist e dalle occasioni create.
FASE AEREA – Con quel fisico, l’area disegnata di azzurro non poteva che essere macroscopicamente più grande di quella verde, Haaland va su di testa con molta più frequenza del compagno.