Udinese, Benatia: «Prima l?Europa, poi una big?» - Calcio News 24
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2013

Udinese, Benatia: «Prima l?Europa, poi una big?»

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CALCIOMERCATO UDINESE BENATIA – Occhi puntati sul futuro: quello immediato, verso la conquista di un posto in Europa, e quello prossimo, verso la chiamata di una big. Sogni e speranze di Medhi Benatia, che ha vissuto una stagione tormentata all’Udinese per i problemi all’adduttore, ma pronto per lo sprint finale. «Mi sono arreso a Berna e col Liverpool in Europa League. Ho voluto recuperare in fretta ma con gli infortuni muscolari bisogna rispettare i tempi», ha dichiarato al Corriere dello Sport il difensore marocchino, che è tornato e ha fatto gol al Chievo: «Noi difensori sulle palle inattive andiamo tutti a saltare. Ma non è facile, in Serie A ti tirano la maglia, devi cercare l’anticipo. Lazio? All’andata la nostra peggior partita. Loro sono esperti, forti davanti, ma noi siamo cresciuti, facciamo girar meglio la palla. Se li battiamo, a Trieste con il Cagliari arrivano in 10 mila. E, facendo il pieno in casa, si può centrare l’Europa. Udine è nel mio cuore. Mio figlio Kais è nato qui, il 6 gennaio 2012. E capisco che dopo che vai via da un posto come questo non è facile andare altrove. Qui hai tutto. Il mio obiettivo è vincere e a Udine, anche per la politica del club, non è semplice. Non dico scudetto o Champions, dico vincere e fare un salto di qualità. Se arriva un’offerta da una big difficilmente puoi rifiutarla».

Proprio riguardo il suo futuro, Benatia ha parlato delle voci di mercato che lo accostano a Napoli, Milan, Zenit San Pietroburgo e dell’interesse di Leonardo: «Di Napoli parlo spesso con Inler e dice che lì è contento. Mia moglie Cecilia sogna Roma e Milano. L’Inter è un grandissimo club. Handanovic ci è andato e rischia di star fuori dall’Europa, ma non ha fatto una scelta sbagliata. Con Leonardo ho parlato l’ultima volta a giugno 2012. Mi voleva, io ho base a Parigi e con gli sceicchi il Psg è diventato un club di prima fascia. L’Udinese non mi cedette perché c’era il preliminare di Champions con l’Arsenal. Chissà che succederà. Magari resto qui. E’ il torneo che mi piace di più. Ora penso a finire bene».

Infine, il calciatore bianconero ha parlato del suo farsi rispettare in campo e del rapporto con Guidolin: «Gioco duro, ma se faccio fallo chiedo scusa. Non ho mai preso un rosso. Eppure mi provocano. Quel Meggiorini mi ha sempre detto di tutto, è dura resistere. Guidolin? Mi ha insegnato che cos’è il calcio. Lui studia, sa tutto, la sua vita è il calcio, esattamente come la mia. Guardo sempre partite. I bimbi vogliono i cartoni. Per fortuna in casa le tv non mancano».