Una monetina manda l'Italia in finale all'Europeo - 5 giugno 1968 - VIDEO - Calcio News 24
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Una monetina manda l’Italia in finale all’Europeo – 5 giugno 1968 – VIDEO

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La sfida di semifinale tra Italia e Urss viene decisa dal lancio di una monetina, che sorride agli azzurri e li manda a giocare la finale contro la Jugoslavia

Il futuro di una semifinale del Campionato Europeo di calcio deciso dal lancio di una moneta. Può sembrare incredibile, ma invece è tutto vero. Il 5 giugno 1968 si presenta una delle rare eventualità in cui sia necessario ricorrere al sorteggio per assegnare la vittoria. Protagoniste della sfida l’Italia padrone di casa e l’Urss. I sovietici sono un’avversario davvero temibile. Campioni d’Europa nella prima edizione del 1960 e finalisti in quella successiva. Quattro anni dopo sono ancora lì, tra le migliori quattro, a contendere agli azzurri l’accesso alla finale di Roma.

La nostra Nazionale però è una selezione di tutto rispetto. Guidata dal commissario tecnico Ferruccio Valcareggi può contare su ottimi giocatori. In porta la sicurezza di Albertosi e in difesa la spinta di Facchetti e la solidità di Burgnich. Ma è dalla cintola in su che questa formazione dava il meglio di se. Il centrocampo era formato da uomini come Bulgarelli, Sandro Mazzola e Gianni Rivera, a supporto del tandem offensivo composto da Riva e Anastasi.

Di fronte ai 68.000 spettatori dello stadio San Paolo di Napoli, le due compagni danno vita ad un autentica battaglia. La sfida infatti non è per niente bella da vedere, ma è giocata con un’intensità ed una grinta fuori dall’ordinario. Nessuno è disposto a concedere un centimetro all’avversario e si lotta fino allo stremo delle forze. Così dopo 90′ minuti in cui di reali occasioni se ne vedono poche, si va ai tempi supplementari in virtù del risultato ancora fermo sullo 0-0.

Anche dopo due ore di partita però l’equilibrio resta immutato. Allora non erano ancora stati introdotti i calci di rigore. Così l’arbitro convoca i due capitani negli spogliatoi per effettuare il sorteggio. E’ la prima, e fin qui unica, volta che un match degli azzurri si risolve in questo modo.  Il lancio della monetina sorride a Giacinto Facchetti e ai suoi compagni, che possono dunque andare a Roma a giocarsi l’atto conclusivo contro la Jugoslavia.


 

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