Udinese, Pinzi: «Non mi scanso mai»

Il credo del mediano dell’Udinese: «Sì all’alimentazione corretta ma la birretta è d’obbligo»

Giampiero Pinzi è cresciuto in curva e adesso di una curva è l’idolo, di quella dell’Udinese. Domenica arriverà a trecentosettanta gare in Serie A di cui trecentoquattro con la casacca dei friulani di cui adesso è capitano quando manca Di Natale. Il futuro di Pinzi comunque sembra essere a Udine e all’Udinese come ha detto lui stesso in un’intervista, il contratto scade nel 2016 ma c’è voglia di rinnovare da parte del giocatore romano. Di seguito un estratto delle parole di Pinzi.

PARLA PINZI – «Stramaccioni è stato sincero con me, ma sapevo di essere utile e ho aspettato il momento giusto. Non ho i piedi di Pirlo e quindi devo correre, l’alimentazione conta tanto ma la birretta è d’obbligo. Nel mio modo di giocare non esiste la parola “scansati”, ai tifosi non importa come giochi ma quel che dai e vogliono tu dia tutto. Ritiro? Non mi è piaciuto ma Pozzo ha troppa passione e va capito».

PINZI L’ULTRA’ – Giampiero Pinzi si è raccontato a La Gazzetta dello Sport parlando anche della nostalgia della curva della Lazio, squadra del suo cuore. Ha detto di capire gli ultras ma non i delinquenti, ovvero quelli che creano violenza negli stadi, e poi ha parlato anche di alcuni giocatori in rosa: ha prospettato un gran futuro ad Allan e ha consigliato il noto Scuffet ma anche il giovanissimo Meret prima di glissare su una possibile convocazione di Danilo con la nazionale italiana.