Euro 2016 vale più di 5 miliardi - Calcio News 24
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Euro 2016 vale più di 5 miliardi

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L’analisi de Il Sole 24 Ore: entrano nuovi sponsor come Turkish Airlines e Hisense

Euro 2016 sarà la competizione europea per Nazioni più ricca di sempre. A riportarlo è l’edizione odierna de Il Sole 24 Ore, con l’allargamento delle Nazionali da 16 a 24 e i diritti tv passati alla Uefa che hanno recitato un ruolo fondamentale. Tanti i top sponsor: da Coca Cola a Mc’Donalds passando per Carlsberg, Continental, Hyunday, senza dimenticare le new entry come Turkish Airlines e Hisense. Grazie a queste sponsorizzazioni, il montepremi per le Nazionali è salito a 301 milioni di euro rispetto ai 196 dell’edizione precedente. I premi saranno assegnati grazie ad un sistema meritocratico, come avviene per Champions ed Europa League

LA RIPARTIZIONE – Per la qualificazione ai gironi il premio è di 8 milioni, una vittoria vale un milione e un pareggio 500mila euro. Il passaggio agli ottavi vale 1,5 milioni, ai quarti 2,5, 4 milioni per le semifinali. La finalista sconfitta incasserà 5 milioni, la vincitrice del torneo 8 milioni di euro. 100 milioni serviranno invece da indennità alle società che avranno i calciatori impegnati con le Nazionali. 50 milioni, inoltre, saranno riservati ai calciatori delle Nazionali non qualificate. 

LE TV IN ITALIASky e Rai, nel frattempo, hanno già programmato ogni minimo dettaglio per Euro 2016. 51 partite per la tv satellitare con l’esclusiva di 24 gare, mentre l’emittente italiana ne trasmetterà in totale 27. Tuttavia l’assegnazione dei diritti tv non è stata delle più semplici, con Rai che sperava in uno sconto dopo Euro 2012 ed ha infatti accettato poi di versare 70 milioni di euro per i match da trasmettere, 30 in meno rispetto a quattro anni fa. 

IL VALORE DELL’AZZURRO – Assume particolare rilievo anche il valore dell’azzurro. La casacca dell’Italia, nel 2015, tra pubblicità, royalties e sponsorizzazioni ha raccolto più di 40 milioni di euro, cifra destinata a crescere in questo 2016. Il tutto è dovuto dallo switch da sponsorship e partenership, sottolineato dal direttore generale Michele Uva: una divisione commerciale interna, infatti, ha curato alla perfezione i rapporti con i vari sponsor della Nazionale. Un lavoro che coinvolge le aziende, le istituzioni e anche gli atleti per portare in alto il brand italiano.