VOTI&STATS – Inter Porto, Calhanoglu è il direttore d'orchestra
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VOTI&STATS – Inter Porto, Calhanoglu è il direttore d’orchestra

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Hakan Calhanoglu

Inter Porto, il direttore d’orchestra nerazzurro è Hakan Calhanoglu: i voti ricevuti dopo il match di ieri dal turco

Straordinario, ottimo, bene ma non benissimo. Con una forzatura potremmo riassumere la partita di Hakan Calhanoglu in Inter-Porto secondo le interpretazioni odierne su 3 quotidiani scelti tra i tanti in edicola. La Gazzetta dello Sport è entusiasta della prestazione del turco, Tuttosport è più che convinto, il Corriere della Sera apprezza ma con una buona dose di moderazione. Prima di addentrarci nei giudizi, andiamo a scoprire come quest’anno in Champions League il ventinovenne agisca, visto che con l’assenza di Brozovic è lui a interpretare funzioni registiche.

Come si evince dalle zone nelle quali Calhanoglu ha toccato il pallone nelle 7 gare europee fin qui disputate, è un giocatore che agisce ovunque. Ed è particolarmente significativo il contributo che fornisce nella propria metà campo (praticamente pari rispetto a quella avversaria) e – soprattutto – davanti alla propria difesa: 18,3%. Sono davvero lontani i tempi in cui Hakan era un trequartista, adesso è lui il direttore d’orchestra, capace però anche di creare opportunità davanti. Ieri, il tiro più pericoloso del primo tempo lo ha scagliato lui, sfruttando uno scambio da calcio d’angolo e nella ripresa ha determinato il secondo decisivo giallo di Otavio.

Andiamo ai giudizi, procedendo dal migliore: si noti come mettendoli insieme emerga un ritratto sfaccettato della sua prestazione, che tratteggia il profilo di un giocatore che occupa una posizione di primo piano nella squadra di Inzaghi.
LA GAZZETTA DELLO SPORT – Voto 7,5: «Otavio lo sognerà di notte anche tra qualche tempo. Quando sbaglia un pallone, a metà secondo tempo, San Siro quasi si stupisce. Magistrale, continuo, determinante. E sempre con i tempi giusti nella testa».
TUTTOSPORT – Voto 7: «Impegna Diogo Costa e governa l’Inter con il piglio del direttore d’orchestra».
CORRIERE DELLA SERA – Voto 6,5: «Disegna il campo con lanci precisi e veloci, si sbatte in copertura. Spegne da leader la polemica Onana-Dzeko».