Zaccheroni: «Milan da scudetto? Difficile con questa Inter. Su Donnarumma...» - Calcio News 24
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Zaccheroni: «Milan da scudetto? Difficile con questa Inter. Su Donnarumma…»

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Alberto Zaccheroni dice la sua sul futuro di Gianluigi Donnarumma e rivela un’importante retroscena su Mino Raiola

Alberto Zaccheroni è intervenuto sul canale Youtube di Pellegatti, diversi i temi trattati, tra Donnarumma, scudetto e futuro.

DONNARUMMA – «Io vorrei sapere la versione di Donnarumma. Io Raiola lo conosco bene. Vi racconto una cosa: Raiola non lo conoscevo. Allenavo l’Udinese e il capo degli osservatori mi chiese se conoscessi qualcuno in Olanda o in Belgio che potesse dare una mano sui giocatori da seguire. Tramite Natale Branchedi arrivo da Mino Raiola, lo chiamai e da lì iniziammo a collaborare. Mino aveva già lavorato in Italia, ma poi era scomparso. Ho la responsabilità di aver portato Raiola in Italia. Secondo me è Donnarumma che deve decidere, ma io non andrei via dal Milan».

KESSIE – «Per continuità di prestazione Kessiè è straordinario. A Cesena lo vidi esordire a 17 anni e mi girai verso il presidente e mi disse che era in prestito dall’Atalanta. Giocava già con personalità. Non esiste giocatore al mondo che possa contrastarlo. Anche se ora si inserisce meno, dato che Pioli l’ha spostato sul cento sinistra per aiutare Romagnoli e Theo».

PIOLI – «Giocano in fiducia. Pioli ha dato un gioco che coinvolge tutti. Solo il Milan gioca in 30 metri nella metà campo avversaria. I due terzini vengono dentro il campo e quindi hanno un fraseggio a 5,8,10 metri».

SCUDETTO – «Mi sembra più difficile in quanto l’Inter ha una fiducia che è quasi pari a quella che abbiamo avuto noi nel finale di campionato. Con l’Inter di qualche mese fa ci si poteva sperare, ma ora è più difficile. Ora giocano tutti bene. Ci sono motivazioni molto forti e quasi tutti i giocatori hanno l’occasione della vita. Il Milan se la giocherà fino alla fine, è quella che gioca meglio assieme all’Atalanta. Nel calcio vince che gioca in 11, che ha qualità. L’Inter e il Milan sono le squadre che hanno più continuità tra gli undici giocatori».