La prima di Klopp e l’ultima di Mou? E’ Coutinho il vendicatore - Calcio News 24
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2015

La prima di Klopp e l’ultima di Mou? E’ Coutinho il vendicatore

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Le trame del destino: il Liverpool passa sul Chelsea e manda Mourinho all’inferno. Brilla la stella di Coutinho

La terza è quella buona: dopo i pareggi con Tottenham e Southampton arriva la prima vittoria di Jurgen Klopp alla guida del Liverpool. E lo scenario non poteva che essere da brividi: Stamford Bridge, i Reds restituiscono all’odiato Mourinho lo scherzetto casalingo che di fatto due anni fa costò il titolo all’allora Liverpool di Gerrard e Rodgers.

COUTINHO DA STAR – Il Liverpool si ritrova subito sotto a Londra: segna Ramires dopo appena quattro minuti e considerando il momento ancora interlocutorio vissuto (anche) dai Reds è una rete che sa di eventuale boccata d’ossigeno per la banda Mourinho. Che però, perdonate la rima, non aveva fatto i conti con Coutinho: la vena del brasiliano è quella dei giorni migliori, massima ispirazione che frutta al Liverpool le due splendide reti che ribaltano il risultato e ripresentano al mondo Chelsea tutte le paure di questo disastroso avvio di stagione. Classe ’92, dopo la contraddittoria parentesi all’Inter ha prima trovato la sua dimensione al Liverpool ed ora sembra avere ogni argomento giusto per spiccare il volo: classe e talento indiscutibili, può (deve) aggiungere statistiche e personalità per completarsi – Klopp in tal senso è l’uomo giusto – e diventare un fattore anche nel Brasile che sarà. Con Neymar (’92) e Felipe Anderson (’93) promette un futuro da urlo.

LA PRIMA DI KLOPP – Era la gara giusta per fare subito breccia nei cuori del popolo Reds e di questo Jurgen Klopp ne era perfettamente al corrente: la Kop non ha digerito – come farlo del resto – quell’esultanza scalmanata che Josè Mourinho riversò sull’Anfield Road il 27 aprile del 2014. Ci si trovava all’epilogo della Premier League e quella tremenda giornata – anche dal punto di vista simbolico con l’errore decisivo dello storico capitano Steven Gerrard – segnò l’episodio decisivo in favore del Manchester City che poi si aggiudicò il titolo inglese. Una ferita vendicata dalle gesta di Coutinho e dalla rete finale di un super Benteke che – come sempre singolari le trame del destino – rischiano di costare caro al tecnico portoghese. L’ex faro del Borussia Dortmund può ora lavorare con serenità per scalare la classifica e rilanciarsi in una Premier League apparentemente equilibrata: l’era Klopp è appena iniziata e ne vedremo delle belle.

L’ULTIMA DI MOU? – Lo abbiamo anticipato: quella odierna è una pagina di calcio che può diventare pagina storica e costare allo Special One quello che di fatto sarebbe il primo vero esonero della sua carriera. Negli altri casi – vedi Benfica prima e Chelsea poi – si trattò di dimissioni o rescissioni consensuali. E se la sconfitta subita dal Liverpool si rivelerà fatalmente decisiva lo si deve ad un pregresso oggettivamente impronosticabile: Chelsea campione in carica al quindicesimo posto della classifica di Premier League con sei sconfitte nelle prime undici gare, una media di un punto a partita che a malapena varrebbe la salvezza ed il drammatico dato della peggior difesa del torneo. Con la recente eliminazione in Coppa di Lega subita dallo Stoke City che certamente non ha fatto bene alla sua causa. Prima di elargire giudizi disfattisti sulla carriera di questo signore andrebbe ricordato come abbia vinto una Champions League con l’Inter che nella sua storia ne ha vinte altre due negli anni ’60, una con il Porto che ne ha alzata una sola altra, tre Premier League con lo stesso Chelsea che nella sua storia ne ha vinte altre due di cui una nel ’55, l’unico scudetto ottenuto dal Real Madrid negli ultimi sette anni e nel complesso 8 dei 14 campionati disputati alla guida di Porto, Chelsea, Inter e Real Madrid. Può non essere il più simpatico di tutti, ma va rispettato.