Conferenza Juric Torino Milan: le dichiarazioni dopo il match
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Conferenza Juric Torino Milan: «Qui abbiamo fatto cose stupende, ma poco apprezzate. Cosa farò l’anno prossimo? Per ora so…»

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Ivan Juric ha parlato in conferenza stampa dopo Torino Milan, ecco le dichiarazioni del tecnico ai margini del big match di Serie A

Ivan Juric in conferenza stampa dopo Torino Milan. Il tecnico croato sta per parlare ai cronisti, segui le dichiarazioni integrali LIVE su queste colonne.

RAMMARICO ALL’ADDIO – «E’ un orgoglio, magari si cresce ancora…I ragazzi fin dall’inizio sono stati fantastici, li abbiamo cresciuti non solo calcisticamente. La vita va avanti. Ora il Filadelfia è un bel posto dove allenarsi, lavoriamo a livelli altissimi anche con i medici. Abbiamo fatto cose stupende, minimamente apprezzate. Me lo sono goduto con i ragazzi, meno con tutto il resto. Ci prepariamo bene per l’ultima, è una finale e so che a Gasp non interessa niente. Vedremo anche cosa farà la Fiorentina, speriamo che il Toro arrivi in Europa»

PRESTAZIONE – «Non pensavo nemmeno di avere Buongiorno, si è preso un bel rischio a giocare oggi. Ci mancano tanti giocatori per infortuni pesanti e non puoi fare rotazioni, stanno dando il massimo. Dopo il 3-0 abbiamo avuto un calo di dieci minuti, ma l’abbiamo portata a casa senza grandi sbavature».

RAMMARICO PER LA CONTESTAZIONE DI CAIRO – «Sì. Si sente questa cosa e pesano circa dieci punti, si vede tanto negativo perché c’è questo scontro e dopo il Bologna ci sono rimasto male per i fischi. Quando guardo i miglioramenti dei miei ragazzi, devi goderteli. Non è proibito fischiare, ma la devi vivere bene. Non è stato così. Sono arrivato in una situazione disperata e c’era lo scontro, dopo tre anni fantastici siamo davanti a Napoli e Fiorentina».

COSA FARÁ L’ANNO PROSSIMO – «Non lo so. Pensavo solo al Toro, l’importante è trovare le emozioni. In Italia? Non lo so davvero, vedremo».

SU COSA DEVE CRESCERE LA SQUADRA – «Le cose si fanno, magari non quanto si vorrebbe o come vorrebbero i tifosi. Non è facile, è anche un discorso economico e di centri sportivi. Si stanno facendo passi in avanti, ora dopo tre anni ci sono basi di un valore assoluto: c’erano tante problematiche, ora ci sono una decina di giocatori per un futuro tecnico o economico da reinvestire. E’ il momento di fare le scelte giuste, magari si alza l’asticella».

TIFOSI – «La squadra non può essere fischiata dopo il Bologna. Io amo i tifosi del Toro, davvero: è una società con una storia enorme, magari l’errore è non aver trasmesso questo valore. A volte però si crea la sensazione di incompiuto: per il mondo economico di oggi, la parte sinistra è un grande risultato. Dopo Bologna non puoi insultarli, mi ha dato molto fastidio. Oggi è stato bellissimo, è importante anche il presidente. Dobbiamo trasmettere i valori e magari portare più vicino il museo, si può creare una roba pazzesca. Mi sono goduto poco questi tre anni, mi auguro che questo Toro possa crescere ancora di più e salire ancora. Anche io ho fatto bordello dopo il Frosinone perché abbiamo fatto schifo, ma in altre situazioni bisognerebbe trascinare di più. Vorrei più amore da parte di tutti».

RODRIGUEZ – «Ho un rapporto speciale: non doveva rimanere perché mi dicevano che non era da Toro, poi l’ho conosciuto e ho trovato un professionista di livelli altissimi. Fa allenamenti un po’ diversi e ha una grande cura del corpo, abbiamo fatto tre anni fantastici. Il gol? Non mi ha mai segnato un gol, sognavo lo facesse al derby e gliel’ho chiesto tante volte (ride, ndr)».

RIMPIANTO DI MERCATO – «No, è più il rammarico di aver dato fiducia a qualcuno. Con la società ho sempre avuto rapporti professionali, non ho mai avuto problemi e mi hanno lasciato libertà di lavoro. Non posso dire una parola contro la società».