Rafa sei ancora tu il principe di Wimbledon? - Calcio News 24
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2014

Rafa sei ancora tu il principe di Wimbledon?

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Nuovo appuntamento con la rubrica «Non Solo Calcio», a cura di Ubitennis.com!

Partiamo subito con alcuni interessanti dati statistici: nella sua oramai lunga e gloriosa carriera, l’attuale numero uno del mondo è uscito al secondo turno di un torneo dello Slam solo 4 volte (Us Open 2003, 2004, Wimbledon 2005, 2012) e in un’unica occasione al primo turno (Wimbledon 2013). Numeri interessanti che attestano le difficoltà di adattamento che Nadal ha avuto nel corso degli anni sull’erba e sul cemento americano.

Passiamo poi ad altri numeri: 5 finali e 2 vittorie sull’erba di Wimbledon, che fanno dello spagnolo il giocatore più vincente in attività, dopo (of course) Roger Federer che, con i suoi sette successi all’All England Club può essere posizionato tra i primi due giocatori più forti di sempre su questa superficie (lo svizzero o Sampras?). Quale delle due osservazioni è dunque corretta? Qual è il vero Nadal? Quello delle 5 finali su altrettante partecipazioni o quello degli ultimi 2 anni? Naturalmente il vero Rafa è quello di entrambe le occasioni: quello che alla fine di un match memorabile, dopo 4 ore e 48 minuti alzava il suo primo trofeo londinese nel 2008 ma anche quello che lo scorso anno perse dal folletto impazzito Darcis, senza abbozzare la minima reazione.

Perchè Nadal è riuscito ad adattarsi all’erba e a spodestare Roger Federer nel 2008? Che cambiamenti ha adottato insieme al suo staff? Oltre ai miglioramenti (estremamente visibili se si mette a paragone la finale di Wimbledon 2007 con quella dell’anno successivo) nel servizio, con un movimento differente e una prima palla molto più perforante, e ad un rovescio mai più incisivo come in quella edizione, lo spagnolo è stato in grado di inserire il fattore “atletismo moderno” nel tennis su erba, cosa che mai nessun vincitore (a scanso forse di Hewitt) sui prati verdi era riuscito a fare. Lo stesso quinquennio di Borg ha visto lo svedese scendere in maniera continuativa nei pressi della rete. Chiaro che l’erba degli anni 80 era completamente diversa rispetto a quella odierna, e il cambiamento (iniziato nel 2001) abbia certamente aiutato lo spagnolo (ma che colpa ne ha?). D’altro canto, si ricordi che anche la terra parigina è stata velocizzata negli ultimi anni (sfido chiunque a dire che il Roland Garros del 1982 dove fu Wilander a trionfare in una noiosissima partita contro Vilas, in cui il pubblico francese fu costretto addirittura a fischiare i due, si sia giocato su una terra simile a quella odierna, per questo di parla di OMOLOGAZIONE delle superfici).

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