Le reazioni di Zamparini e Pozzo al "no" alla tecnologia in campo - Calcio News 24
Connect with us

2009

Le reazioni di Zamparini e Pozzo al “no” alla tecnologia in campo

Avatar di Redazione CalcioNews24

Published

on

a

Queste le considerazioni del presidente del Palermo Zamparini:

“Fino a quando ci saranno certi dirigenti a capo dell’organismo che gestisce il movimento calcistico mondiale, non ci sarà  spazio per le nuove tecnologie. E questo è un vero peccato per il mondo del calcio”. Il presidente del Palermo, Maurizio Zamparini commenta con amarezza e verve polemica la decisione dell’International board della Fifa di bocciare definitivamente l’ipotesi dell’introduzione in campo della moviola durante le partite.
“Il mezzo tecnologico – sottolinea Zamparini – avrebbe reso meno arduo il compito degli arbitri. La verità  è che certe istituzioni non sono al passo con i tempi, sono invece molto indietro, ed il risultato è che alla fine si è costretti a rinunciare a certe cose. Io sono sempre stato favorevole alla moviola in campo”. “Evidentemente c- conclude – c’è cattiva volontà  da parte dei dirigenti mondiali di introdurre nuovi apparati tecnologici”.

Queste invece quelle di patron Pozzo dell’Udinese:

“E’ una decisione incomprensibile”. Così il patron dell’Udinese, Giampaolo Pozzo commenta la chiusura alle nuove tecnologie nel calcio da parte dell’Ifab, chiusura che fa “sfumare” l’esperimento delle telecamere avviato da anni allo stadio Friuli di Udine. Pozzo all’Ansa si è detto “sconcertato per il fatto che prima si autorizzano gli esperimenti, poi si bocciano senza vederli in funzione”. Il patron friulano ricorda poi che quella delle telecamere al Friuli “era una sperimentazione nata in collaborazione con l’allora vicepresidente federale Abete. L’impianto è stato realizzato con una serie di brevetti del Cnr di Bari, è funzionante ed è autorizzato a suo tempo dalla Fifa. Da quel momento non hanno voluto più sentirne parlare”.
“Fosse pieno di difetti o inapplicabile – continua Pozzo – capirei, ma lo si sarebbe almeno potuto provare in amichevole. In fondo è un appoggio, l’arbitro ha sempre la sua discrezionalità , è come avere il servosterzo alla macchina. Ora invece – conclude – lo bocciano senza averlo provato”.

Fonte: repubblica.it