Tra Torino e Verona finisce di “rigore” - Calcio News 24
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2013

Tra Torino e Verona finisce di “rigore”

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ventura giampiero torino 2013 (mano in fronte) ifa

Giusto il 2-2 sebbene i granata avrebbero meritato qualcosa in più: due legni

Un punto per uno. La sfida salvezza tra Torino e Verona finisce 2-2 e sia Giampiero Ventura che Andrea Mandorlini non avranno nulla da ridire né sul risultato né sulla prestazione. E pensare che, per come s’era messa nel primo tempo, sembrava una gara destinata al più classico degli 0-0 tra due squadre che hanno iniziato giocando a scacchi pensando prima a non prenderle piuttosto che ad offendere. Poi gli errori difensivi, sia da una parte che dall’altra, hanno trasformato un match soporifero in una gara decisamente diversa, con ben quattro gol. Fino al vantaggio di Cerci, perfetto nell’infilare nel “sette” il rigore fischiato al 35’ per clamoroso fallo di mano di Gonzales, era successo poco o nulla. Al 6’ Bellomo aveva provato a scaldare i guanti a Rafael, impacciato e fortunato a bloccare in due tempi; al 14’ Toni aveva spedito a lato da posizione favorevole e Moras al 30’ aveva rischiato l’autogol per anticipare lo stesso esterno granata su imbeccata di Meggiorini. Poi, dal nulla, il penalty trasformato dall’Henry di Valmontone che ha sbloccato la situazione e che ha permesso al Verona di trovare il pareggio ad un minuto dall’intervallo: perfetto assist di Jorginho per Toni che, svirgolando, permette a Gomez di infilare alle spalle di Padelli. Tutto da rifare. Nella ripresa la squadra di casa entra con gli occhi della tigre cercando i tre punti e dopo nemmeno 60 secondi colpisce il palo con Meggiorini sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Sei minuti dopo lo stesso ex attaccante di Novara e Genoa si mangia clamorosamente il gol del 2-1 a tu per tu con Rafael che però decide di porgere l’altra guancia a Cerci ed offrirgli il comodo raddoppio grazie alla collaborazione di Albertazzi. Il Toro, con gli scaligeri storditi, al 9′ ha l’occasione di chiudere la partita, ma il palo nega la gioia del gol proprio a Meggiorini che dai 25 metri rischia la rete da cineteca, specchio delle contraddizioni di un bomber che in carriera ha realizzato soltanto dieci gol in serie A. E proprio quando ti aspetti di vedere la squadra di Giampiero Ventura chiudere la pratica arriva l’ingenuità di Rodriguez che trattiene Toni in area. A trasformare il secondo penalty ci pensa Jorginho, il migliore degli ospiti, per il 2-2. Il Toro patisce il colpo ma non rischia nulla e tenta il colpo di coda con Immobile fermato sul più bello da Rafael, bravo a salvare il risultato e a riscattare una prova negativa proprio nel finale. Ai padroni di casa resta l’amaro in bocca per i due legni colpiti e per il rigore non fischiato in pieno recupero per la trattenuta di Cacciatore ai danni di D’Ambrosio. Rizzoli non se l’è sentita di fischiare il terzo rigore della serata.