2013
Toro, che partenza: Cerci da stella, DAmbrosio è super e il modulo va
Sette punti, pochi rispetto alle prestazioni
SERIE A TORINO – L’avvio di stagione in casa granata convince oltre il settimo posto dell’attuale classifica ottenuto grazie ai sette punti conseguiti finora: a sorprendere sono le prestazioni, seguendo lo sviluppo di queste ultime gli uomini di Ventura possono recriminare almeno tre punti in più rispetto alla realtà. Con una proiezione dunque da secondo posto.
IL CAMPIONATO DEL TORO – Vittoria in apertura tra le mura amiche contro il Sassuolo: fin qui tutto normale e dovuto. Dalla seconda giornata un raccolto inferiore alla semina: gran prestazione in quel di Bergamo – soprattutto nella prima frazione di gara – e granata puniti nella ripresa a causa di episodi non gestiti efficacemente. Il Torino avrebbe meritato almeno un pari così come insindacabilmente legittimato una gran bella vittoria contro il più accreditato Milan, risultato clamorosamente tramutato in pareggio a causa della follia collettiva degli ultimi minuti di gara. Poi la reazione di personalità: in tanti avrebbero pensato ad un Torino frustrato dagli eventi appena descritti ed invece la vittoria di Bologna a restituire un minimo criterio di giustizia ad una classifica penalizzante in relazione alle prestazioni mostrate.
STELLA CERCI – Il trascinatore di questo Toro per qualità e determinazione: Alessio Cerci è già a quota tre reti in campionato – peraltro due gol sono vere e proprie gemme ed il rigore di Bologna arriva appena dopo uno splendido calcio di punizione stampato all’incrocio dei pali – e si sta confermando tra i calciatori più interessanti del panorama nazionale. Classe 1987, in odore di mercato già nella ultima sessione estiva, la decisione in comune con la società è stata quella di disputare un’altra stagione in granata: per il club sarebbe stato complesso giustificare alla piazza due cessioni così pesanti dopo il passaggio di Ogbonna ai rivali cittadini della Juventus, per il calciatore l’opportunità di vivere un’annata da assoluto protagonista nella squadra in cui si è già affermato e dunque evitando rischi di ambientamento in piazze più competitive proprio nel campionato che porta al Mondiale brasiliano.
L’ESPLOSIONE DI D’AMBROSIO E UN CAMBIO MODULO CHE FUNZIONA – A ruota di Cerci il protagonista del primo spezzone di stagione in casa Torino è senza dubbio Danilo D’Ambrosio: due reti consecutive schierato peraltro da laterale sulla fascia opposta a quella di competenza. Da esterno sinistro ha dunque dimostrato una duttilità eccellente e Ventura sa di poter contare su un interprete in grado di ricoprire ottimamente entrambe le corsie: perché, seppur saltato dal proverbiale 4-2-4 ad un più equilibrato 3-5-2, il credo tattico di Giampiero Ventura si fonda tuttora sullo sfruttamento totale delle fasce come si può ben captare proprio dalle due reti di D’Ambrosio. Il passaggio al 3-5-2 però non sembra aver influito sulla capacità di produrre gioco e creare occasioni da gol – sei le reti all’attivo della squadra e la solita ottima mole di gioco, aspettando l’apporto di Immobile – ma non ha ancora risolto le lacune difensive emerse anche nello scorso campionato. E’ su questo aspetto che si incentrerà il lavoro di un ottimo tecnico quale Ventura per provare a disputare un torneo al di sopra delle aspettative iniziali.