Sebastiani: «Verratti-Napoli? Era tutto fatto ma il suo entourage...» - Calcio News 24
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2013

Sebastiani: «Verratti-Napoli? Era tutto fatto ma il suo entourage…»

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sebastiani ifa

CALCIOMERCATO NAPOLI VERRATTI – A conferma delle parole del presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, che ieri su Twitter, durante la conferenza con i suoi tifosi, aveva dichiarato che ha provato a prendere per due volte Verratti e che col Pescara era tutto fatto ma saltò tutto a causa del Psg, arrivano oggi le parole del numero uno del club abruzzese, Daniele Sebastiani. A Radio Goal, il presidente del Delfino ha parlato del mancato passaggio di Verratti in terra Campana: «Io ho già detto in più occasioni che col presidente De Laurentiis trovammo l’accordo in dieci minuti: Marco avrebbe vestito la maglia del Napoli dopo un anno ancora di permanenza a Pescara con Zeman. Però, sulle sue tracce, c’erano anche altre squadre, come la Juve ed il PSG, Verratti era molto indeciso, qualcuno del suo entourage prese un impegno di troppo con qualcuno e l’operazione col Napoli saltò, ma la volontà di De Laurentiis era forte e l’operazione era davvero fattibile. Marco, a mio avviso, esprime il meglio del suo potenziale con il modulo di Zeman facendo il centrale davanti alla difesa. E’ chiaro che tatticamente ha un’intelligenza sopraffina e può adattarsi a fare qualcos’altro». Poi Sebastiani si sofferma su un altro talento scappato dall’Italia, Quintero, finito al Porto, ma seguito da Lazio e Inter: «Prima che lo prendessimo noi, Quintero piaceva a Mazzarri, ma quest’anno non ci è stato chiesto dal Napoli. Noi fummo molto bravi ad accaparrarcelo, perché anticipammo squadre del calibro della Lazio e dell’Inter. A Pescara, Quintero ha fatto vedere molto poco». Chiosa finale sul neo acquisto pescarese, Fornito: «Fornito può dare parecchio al Pescara, è venuto con la mentalità giusta e con la voglia di fare bene e di non essere uno dei tanti. Mi ha impressionato per la sua abnegazione, nonostante la sua giovane età. Mi auguro che possa far bene anche perché potremmo esercitare un diritto di riscatto al fine di far crescere bene il ragazzo. A testimonianza dei giovani rapporti, abbiamo mandato a Napoli un ragazzino del ’96, Mancini, che è molto promettente».